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LO STATO DELLA PIANIFICAZIONE IN MATERIA DI RIFIUTI E LA RELATIVA ATTUAZIONE
Il Consiglio provinciale ha approvato la relazione dell’assessore Nigi

Il Consiglio provinciale ha approvato, con 20 sì (la maggioranza di centrosinistra) ed 8 no (i gruppi della Casa delle Libertà, PRC e Verdi) l’Ordine del Giorno di accompagnamento di Gori (DS) ed Ermini (La Margherita) che approva la comunicazione dell’assessore all’ambiente sullo stato della pianificazione in materia di Rifiuti Solidi Urbani nell’ATO 6 e la relativa attuazione. Respinta la risoluzione del gruppo di Forza Italia (8 sì dei gruppi della CDL, PRC e Verdi e 20 no) che non approvava la relazione. Respinta una seconda risoluzione di Lensi (FI), emendata da PRC che chiedeva la creazione di una commissione interprovinciale consiliare su quanto accaduto a Montale (8 sì di CdL, PRC e Verdi; 20 no) e respinta, infine, l’Ordine del Giorno di Rifondazione Comunista, emendato dai Verdi (4 sì di PRC e Verdi; 24 no di maggioranza e CdL) che sollecitava verifiche sulla raccolta differenziata, una diversa gestione dei rifiuti, una valutazione sulle conseguenze derivanti dall’eliminazione dei “certificati verdi”.
“Dal 1998 al 2005 la produzione di rifiuti urbani totali certificata nei Comuni dell’ATO 6 è aumentata di circa 140.100 t/a (+23,7%), passando da 440.195 t/a a 544.335 t/a – ha spiegato l’assessore all’ambiente Luigi Nigi – e nello stesso periodo il tasso di crescita è andato progressivamente diminuendo, per attestarsi dal 2001 su aumenti compresi indicativamente tra l’1% ed il 2% annuo. Le Raccolte Differenziate totali nell’ATO 6 nel 2005 sono state poco meno di 176.000 t/a, con un aumento di circa 5.800 t/a rispetto al 2004 (+3,4%). Dal 1998 al 2005 le Raccolte Differenziate totali sono quasi triplicate (aumento di 114.600 t/a). Il Piano industriale ipotizza gli scenari di raccolta differenziata, a regime, al 50% ed al 55% individuando gli interventi necessari per l’effettivo conseguimento e le relative previsioni tariffarie. Gli strumenti di pianificazione approvati prevedono la realizzazione del seguente sistema impiantistico: valorizzazione delle Raccolte Differenziate: è previsto il trasferimento da San Donnino al Polo impiantistico di Case Passerini. Il relativo progetto è stato approvato per un flusso previsto di 68.000 t/a; impianti di selezione (si prevede la vagliatura del rifiuto con separazione delle frazione organica da avviare a discarica senza ulteriore stabilizzazione e il recupero materiali ferrosi e non ferrosi): Case Passerini è in esercizio, flusso previsto di 160.000 t/a; Sibille è in fase di realizzazione , flusso previsto 86.000 t/a; impianti di compostaggio di qualità: S. Casciano–Ponte Rotto è in esercizio (10.000 t/a); Case Passerini è in fase di ampliamento–previsto flusso di 50.000 t/a (rispetto a 68.000 t/a. autorizzate); Faltona–Borgo San Lorenzo è in fase di realizzazione–flusso previsto 35.000 t/a. Il fabbisogno complessivo di compostaggio, previsto in 82.500 t/a è pertanto assicurato da questi impianti. La realizzazione dell’ulteriore impianto previsto in località Pratoni a Scandicci sarà valutata successivamente all’andata a regime del piano, sulla base dello sviluppo della raccolta di organico; impianti di trattamento termico: Case Passerini con rifiuti in ingresso 136.757 t/a (da selezione più quota di rifiuti speciali), prevista entrata in esercizio a fine anno 2010; Testi (Greve in Chianti) rifiuti in ingresso 70.000 t/a (da selezione effettuata a Sibille) + 15.000 t/a cementificio SACCI, prevista entrata in esercizio fine anno 2010; Selvapiana (Rufina) rifiuti in ingresso 64.000 t/a da selezione effettuata a Casa Rota (Terranova Bracciolini) + quota eventuale rifiuti speciali, in esercizio nell’ anno 2010; impianti di discarica: Il Pago (Firenzuola)–progetto approvato per 750.000 m3, entrata in esercizio anno 2009; Le Borra (Figline V.no)–previsto 1.000.000 m3, tempistica di realizzazione collegata all’entrata in esercizio del trattamento termico e destinazione, con esclusione del “tal quale”, in netta prevalenza ai residui di quel trattamento.
Nell’ anno 2005 il 46% dei rifiuti prodotti in ATO 6 ( 170.000 t.) è stato conferito fuori ATO, principalmente nelle discariche di Peccioli (PI) e Terranuova Bracciolini (AR), sulla base di accordi interprovinciali. Alla fine del 2007 tali accordi andranno a scadenza e dovranno quindi essere ridefiniti. Nel frattempo, alla fine del 2007, si esaurirà definitivamente la discarica di Case Passerini. Inoltre, la discarica Il Pago di Firenzuola sarà oggetto, per tutto il 2008, dei lavori di ampliamento recentemente autorizzati e solo nel 2009 vi potranno nuovamente essere conferiti rifiuti. Pertanto fin dall’ anno 2008 occorrerà reperire una disponibilità di smaltimento esterna ad ATO 6 di almeno 320.000 t/a (ai quantitativi indicati per il 2005, devono infatti essere sommati i mancati conferimenti alle discariche di Case Passerini e di Firenzuola). Queste necessità, negli anni successivi al 2008 e fino a tutto il 2010, diminuiranno progressivamente con la ripresa di attività della discarica “Il Pago” e con l’entrata in esercizio degli altri impianti previsti.
La effettiva possibilità di stipulare nuovi accordi, sufficienti a traguardare la fase transitoria di gestione del Piano, è strettamente connessa al processo di autorizzazione e di realizzazione degli impianti previsti. La stessa Provincia di Arezzo chiede che un nuovo eventuale accordo fra le due Amministrazioni Provinciali, contenga un esplicito riferimento al completamento del procedimento autorizzatorio dell’impianto termico di Selvapiana e alla tempistica di realizzazione e messa in esercizio, in considerazione dell’importanza strategica di tale impianto ai fini dell’attuazione dell’“Accordo Valdarnese sulla gestione e smaltimento dei RSU”. Appare evidente che l’avvio di una forte strategia impiantistica con le Province di Prato e di Pistoia, può complicare il quadro degli accordi in corso di rinnovo con le Province di Arezzo e di Pisa. In tal senso è auspicabile un forte ruolo della Regione Toscana, che possa interessare anche eventuali accordi interregionali, a perfezionamento ed integrazione delle esistenti sinergie che riguardano in particolare l’Area dell’Alto Mugello, i Comuni dell’ Appennino Bolognese e quelli della montagna Pistoiese”.

27/07/2007 12.00
Provincia di Firenze