LA SOPPRESSIONE DELLA STAZIONE FERROVIARIA DI PIAN DEL MUGNONE
L’assessore Giglioli ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di Ragazzo (Verdi)
L’assessore alla mobilità e trasporti Maria Cristina Giglioli ha risposto, in Consiglio provinciale, alla domanda d’attulaità di Luca Ragazzo (capogruppo dei Verdi) sull’ipotesi di chiusura della stazione ferroviaria di Pian del Mugnone nel comune di Fiesole. “Nello scorso novembre abbiamo iniziato un percorso condiviso con tutti i soggetti interessati e quindi gli Enti locali, la Provincia, la Regione, Trenitalia e tutti coloro che hanno interesse affinché il servizio ferroviario sia il più preciso e rispondente possibile. E – ha aggiunto l’assessore Giglioli – dobbiamo considerare il lavoro che stiamo svolgendo sul Memorario. Sulla stazione di Pian del Mugnone e della sua chiusura, perché così sarà, Trenitalia ci ha fornito alcuni dati: nel 2006 erano 15 i treni, al giorno, che si fermavano in questa stazione. Gli utenti viaggiatori erano 7 al giorno. Nel 2007 i treni sono diventati 17 al giorno per un numero di 5 utenti al giorno saliti e discesi. Ora voi capite che, se sicuramente queste 5 persone hanno comunque un’esigenza di mobilità alla quale dobbiamo rispondere, l’interesse generale che deve essere perseguito sta nei numeri. Stiamo puntando a mettere in piedi un collegamento orario tra Santa Maria Novella e Borgo San Lorenzo con un tempo di percorrenza di 40 minuti; un collegamento biorario, sempre partendo da Firenze Santa Maria Novella che arriva a Faenza con un tempo di percorrenza di 1 ora e 49 minuti, con una riduzione di 13 minuti. Ancora, tra Firenze Campo di Marte e Borgo San Lorenzo, nelle ore di massima affluenza, il tempo medio di percorrenza sarà di 42 minuti. Ecco perché la grande riorganizzazione che sta alla base di Memorario ha dovuto ottimizzare e migliorare i tempi di percorrenza. Ha dovuto fare delle scelte condivise all’interno delle quali è stato bilanciato un po’ quelli che sono gli interessi generali. Del resto, se si vogliono ridurre i tempi di percorrenza e migliorare il servizio non possiamo pensare che a tutte le fermate i treni possano fare delle soste perché poi questi minuti vanno a gravare su quello che è il tempo di percorrenza” Per Ragazzo: “Restano dei problemi nel senso che, se non offriamo anche a queste zone limitrofe un servizio minimamente utilizzabile e competitivo rispetto al mezzo privato, è chiaro che l’utenza sarà sempre bassa. E quindi, verso l’utenza, va fatto un lavoro d’informazione che possa aumentare il bacino di chi utilizza il mezzo pubblico. Valuteremo con i cittadini, penso a dicembre quando la stazione sarà soppressa, questa riorganizzazione nel momento in cui verrà soppressa la stazione e faremo altre indagini per sapere se il servizio è stato riorganizzato anche in base a quelle che sono le esigenze dei cittadini”.