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LA CRISI ALLA ALTAECO DI PELAGO
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di PRC

Sulle voci di crisi all’azienda Altaeco di Pelago l’assessore al lavoro Stefania Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista. “La questione dell’Altaeco era stata affrontata nello scorso maggio con un Consiglio comunale aperto, a Pelago, al quale non partecipò l’Azienda, la quale, tuttavia, invitata ad una riunione da me e dal Sindaco di Pelago, il 28 maggio, ci informava che avrebbe fatto delle valutazioni tecnico–produttive, economiche e strategiche sullo stabilimento di Pelago e ce le avrebbe rese note nel periodo estivo. Pochi giorni fa ci sono giunte notizie sulla chiusura definitiva dello stabilimento di Pelago. A questo punto – ha aggiunto l’assessore Saccardi – mi sono sentita con il Sindaco ed abbiamo predisposto una lettera in cui si chiedeva di conoscere quali fossero le prospettive di questo stabilimento alla luce delle promesse fatte dall’Azienda medesima nella comunicazione del 28 maggio. L’azienda mi ha risposto dicendomi che non c’è niente di nuovo sotto il sole rispetto a quello che mi aveva già comunicato precedentemente, che non ha ulteriori dettagli da fornirci, oltre a quanto ci ha già comunicato il sindacato e quindi immagino che faccia riferimento, con questa formula vaga, alle prospettive di chiusura dell’azienda. Al fine di sfatare le voci che circolano, anche in questo periodo, il Sindaco di Pelago mi ha garantito, cosa che io faccio ufficialmente, che la destinazione urbanistica di quel sito è industriale e tale resta. Questo onde evitare le voci di speculazioni su quel sito. E’ ovvio che questa vicenda è alla nostra attenzione, purtroppo mi pare che le prospettive non siano positive, il che apre una situazione non facile in una zona piccola come Pelago, in un’azienda che occupa una trentina di dipendenti. A settembre l’azienda ha detto che finalmente si confronterà con le istituzioni e vedremo che succederà”. Calò ha assicurato che: “Verrà seguita l’evolversi di questa crisi e dal nostro osservatorio notiamo che le tensioni sul modello di sviluppo fiorentino non si attenuano. La vicenda dell’Altaeco di Pelago è abbastanza chiara: l’azienda annuncia all’improvviso una crisi, si mettono in difficoltà le relazioni sindacali e non si presenta nessun piano di sviluppo aziendale. Oramai siamo diventati esperti su queste dinamiche che stanno caratterizzando il mercato di Firenze. E’ una crisi che lascia, dal punto di vista istituzionale, poca luce. Il fatto stesso che l’azienda non si presenta in modo composito ed autorevole da nessuna parte lascia intravedere quali saranno gli esiti di questa vicenda. Ho già ricevuto da parte dei consiglieri provinciali Sottani e Giunti la richiesta di convocare ai primi di settembre la VI Commissione sulla vicenda delle aziende in crisi sta facendo un compito di audizione e di interlocuzione con le realtà di fabbrica e con le realtà imprenditoriali. Sicuramente anche da parte del Consiglio ci sarà quella attenzione dovuta e richiesta dai singoli Consiglieri”.

30/07/2007 15.53
Provincia di Firenze