NASCE SINISTRA DEMOCRATICA
L’impegno di Gloria Campi (ex DS) per far nascere l’Unione in Provincia e per dare maggior valore alle assemblee elettive proprio in un periodo in cui si parla di abbattere i costi della politica
Si costituisce mercoledì 1° agosto, in seno al Gruppo Misto in Consiglio provinciale, “Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo”. A far nascere la nuova componente politica la consigliera Gloria Campi che lascia così, nel giorno del suo compleanno, il gruppo dei Democratici di Sinistra. Dal 1° settembre Gloria Campi, attuale Presidente della Settima Commissione: Politiche comunitarie. Rapporti internazionali, pace e gemellaggi, in accordo col consigliere dello SDI Enrico Bertini attuale componente del gruppo Misto, assumerà anche la carica di capogruppo. “In Provincia l’Unione non esiste – commenta Gloria Campi annunciando la nascita di Sinistra Democratica – per scelte politiche che risalgono alle elezioni del 2004. In Regione assistiamo all’apertura a Rifondazione Comunista per colmare un’anomalia che esisteva solo in Toscana. Nel Comune di Firenze la questione è ancora aperta. Sinistra Democratica auspica che si possa comporre, anche in Provincia, l’Unione. Compito ambizioso – aggiunge la Campi – che però rimane sullo sfondo, con eventuali passaggi nei prossimi mesi, lavorando e portando avanti una politica condivisa tra forze della maggioranza e PRC. Rimango all’interno della maggioranza ma con una propria autonomia su alcuni argomenti specifici come le questioni sociali, la pace e la guerra, i diritti civili. Tenterò di far passare le mie convinzioni anche alle altre forze di maggioranza. Da tempo si parla di abbassamento dei costi della Politica. E’ una discussione alla quale non ci dobbiamo sottrarre ma è mio convincimento dare più valore alle assemblee elettive. Occorre ridare ai Consigli il proprio ruolo e rivedere, semmai, il numero degli assessori, valutare attentamente le consulenze esterne, rivedere profondamente tutte le aziende partecipate, adeguare le Comunità Montane e gli altri enti. Come sempre, quando si parla di abbattere i costi si parla sempre di ridimensionare le assemblee e non gli organi di governo. Se c’è qualcuno legittimato a discutere ed a decidere sui minori costi della politica questi è proprio chi è eletto dal popolo”.