IL POSTO DI PRIMO SOCCORSO IN VALDISIEVE
L’assessore Ballini ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di AN
In Consiglio provinciale la riapertura del posto di primo soccorso in Valdisieve. L’assessore alle politiche sociali Alessia Ballini, rispondendo ad un domanda d’attualità del gruppo di Alleanza Nazionale, ha spiegato che la decisione di chiudere il punto di primo soccorso presso la Casa di Cura Valdisieve di San Francesco di Pelago è sta decisa dopo un’attenta analisi dell’utilizzo del presidio. “C’è un problema economico in quanto i costi sostenuti dall’azienda, e gli importi sono quelli della tariffa regionale, non erano sufficienti a coprire le prestazioni dei servizi di primo soccorso 24 ore su 24. Inoltre – ha aggiunto l’assessore Ballini – ci hanno fatto presente quali sono stati gli accessi alla struttura. Nel 2005 la media è stata di 9 accessi giornalieri, tutti durante l’orario diurno e, per una grandissima parte, nelle ore della mattina e quasi nessuna nei giorni festivi. In più la tipologia di problemi che si presentano e si presentavano quando l’esercizio era aperto era la piccola traumatologia, quindi il codice bianco. Tuttavia, proprio dopo il coinvolgimento degli enti locali, sollecitati a rivedere la decisione o, comunque, a riprendere in considerazione la riapertura di un punto di primo soccorso nel territorio della Valdisieve, il Direttore generale della Asl ci ha fatto presente che sono in corso di valutazione alcune soluzioni che consentirebbero di collocare nella zona una sede del servizio di guardia medica che permetterebbe di garantire la possibilità di assistenza come quelle di un codice bianco, quindi le prestazioni primo soccorso”. Insoddisfatto si è detto Massai: “Anche perché chiedevamo un impegno preciso per il punto di primo soccorso per la Valdisieve. Abbiamo saputo che la Asl sposterà il poliambulatorio, dall’attuale postazione di San Francesco a circa 100 metri dal posto di primo soccorso, nell’area delle ferrovie ma non si è saputo assolutamente niente del centro di primo soccorso che le persone chiedono. Ora, sappiamo perfettamente quello che possono o non possono fare, sia la guardia medica che i medici del 118, quindi le motivazioni dei Direttori sono assurde, perché la guardia medica non fa neanche le punture, le piccole suturazioni e nemmeno l’incerottamento. Ora ci sono anche le seimila firme che chiedono di ripristinare il punto di primo soccorso per cui, riprendendo gli interventi di questo Consiglio che ha votato una mozione in favore di questo punto di primo soccorso, vogliamo sapere fino a che punto vi è attuazione rispetto alle mozioni che questo Consiglio vota. Mi auguro che la Regione, che ha la delega per la sanità, riesca a fare qualcosa”.