FORMAZIONE PROFESSIONALE: “BOLLINO DOC” DAI CENTRI PER L’IMPIEGO
Gli assessori Simoni e Simoncini hanno illustrato in Palazzo Medici Riccardi le azioni su qualità e certificazione dei corsi
Il percorso parte da Firenze e proseguirà nelle dieci province toscane
Sono state presentate stamani in un incontro nella Sala Est Ovest di Palazzo Medici Riccardi dagli assessori alla Formazione della Provincia di Firenze, Elisa Simoni, e della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, le azioni programmate dalla Regione Toscana, in collaborazione con le Province, su standard qualitativi e certificazione dei corsi e delle competenze professionali. “Si tratta di un’innovazione che punta a dare alcune certezze – spiega l’assessore Elisa Simoni – Innanzitutto vengono definiti i profili professionali, quindi i percorsi per conseguirli, infine la loro certificazione da parte dei Centri per l’impiego”. “Quello che parte oggi – sottolinea Simoncini – è una tappa del processo capillare di sensibilizzazione che serve anche per affinare, grazie al contributo di enti locali e parti sociali nei vari territori, la nuova definizione degli standard per la descrizione, il riconoscimento e la certificazione delle competenze professionali”. I risultati di questo lavoro sono stati illustrati stamani agli operatori delle agenzie formative. Il percorso parte da Firenze e proseguirà nelle dieci province toscane.
Dunque più qualità alla formazione e piena realizzazione del diritto all’apprendimento lungo l’intero arco della vita. Questi gli obiettivi che la Regione intende perseguire con l’attuazione del nuovo sistema regionale delle competenze, che dà nuove regole e gambe al sistema regionale di lifelong learning. In particolare le novità riguardano le procedure di programmazione a progettazione, di valutazione, riconoscimento e certificazione delle competenze dei lavoratori che seguono corsi di formazione aggiornamento professionale.
Il nuovo sistema toscano fa proprio il principio dell’Unione Europea (per adeguarsi al quale sono state fissate già scadenze precise al 2009 e al 2011) che attribuisce pari dignità ai risultati dell’apprendimento, sia esso frutto di un percorso formale che informale. L’integrazione fra i duep piani è uno dei cardini, insieme alla semplificazione delle figure professionale e alla personalizzazione della formazione, del sistema toscano, mentre il Repertorio regionale delle figure professionali, già consultabile sul web anche se tuttora in fieri, è la chiave per la classificazione e descrizione di ciascuna competenza. “Fra gli obiettivi del sistema regionale delle competenze – spiega Simoncini – anche la possibilità di adottare un sistema efficace di riconoscimento e certificazione più moderno, trasparente e adeguato alle nuove esigenze del mercato del lavoro”.