LEONARDO PIERACCIONI ‘INCANTA’ MIGLIAIA DI STUDENTI CHIUSURA FRA L’ENTUSIASMO DELLA STAZIONE DELLE IDEE
Grande partecipazione alla “Due giorni” che la Provincia di Firenze ha dedicato alle scuole del territorio
Leonardo Pieraccioni è stato il grande protagonista dell’evento conclusivo della Stazione delle Idee, la “Due giorni” che la Provincia di Firenze ha dedicato alle scuole del territorio.
“Abbiamo scelto come colonna di questa festa ‘Quando tocca a te, tocca a te’ di Ligabue – ha detto il Presidente Matteo Renzi introducendo lo spettacolo di Pieraccioni – perché i giovani devono diventare protagonisti della loro vita, disponibili a farsi coinvolgere, senza avere pregiudizi nei confronti della politica”.
Un invito alla partecipazione che è stato accolto in pieno dalle migliaia di studenti che hanno affollato questa mattina l’area spettacoli della Leopolda trasformando lo show dell’attore toscano in un divertente botta e risposta sugli argomenti più vari, compreso il tema delle “forche” che, ai suoi tempi, lo studente Pieraccioni metteva in atto a Boboli. Oppure i criteri di scelta degli indirizzi scolastici, che per lo stesso Pieraccioni coincidevano con la percentuale di studentesse iscritte alla scuola da frequentare. Non sono mancati i riferimenti al difficile inizio di carriera, quando con Carlo Conti e Panariello dovevano scommettere sulle proprie capacità. “La prima volta ci siamo chiesti se valeva la pena stampare i manifesti plastificati, che costavano di più. Abbimo accettato la sfida. E da allora, ogni volta che dobbiamo affrontare qualcosa di difficile, ce lo ripetiamo: “scegli plastificato”. Così, a suon di battute e di ricordi, si è sviluppato uno spettacolo particolarissimo che ha coinvolto gli stessi giovani presenti alla Lepolda, tanto che Cristina, una studentessa del Marco Polo, è salita sul palco per cantare “Come saprei” di Giorgia, strappando applausi convinti.
Alla fine, dopo un’ora e mezzo di talk-show, Pieraccioni, ha concluso il suo spettacolo con una mezza promessa: “...e la prossima volta porto la chitarra”.