LA CONVENTION DELLA PROVINCIA
L’assessore Lepri ha risposto ad una domanda d’attualità di Bevilacqua (FI)
Una seconda domanda d’attualità su quanti dipendenti hanno partecipato alla Convention della Provincia, di Carlo Bevilacqua, capogruppo di Forza Italia, è stata discussa in Consiglio provinciale. L’assessore al bilancio e personale Tiziano Lepri ha risposto: “Di aver stimato il numero dei dipendenti che hanno partecipato all’incontro in circa 600 persone. Se si considera il contingente necessario per assicurare i servizi minimi essenziali che, per inciso, corrispondono sostanzialmente a quelli che vengono garantiti in occasione di assemblee del personale e un dato fisiologico di assenze che può essere stimato intorno al 7–8%, si può dire che quasi tutti i dipendenti, se non tutti, hanno partecipato all’incontro. Sugli strumenti attivati per rilevare le presenze in entrata e in uscita, ribadisco che l’orario dei dipendenti viene considerato orario di servizio per cui si chiede di registrare, come in tutte le altre circostanze ivi comprese le assemblee dei lavoratori, l’uscita secondo un codice particolare che vuole dire uscita per servizio e il tipo di rilevazione si ferma lì. Non credo sia censurabile in maniera particolare – ha aggiunto l’assessore Lepri – il fatto che, rispetto all’impegno di concretizzazione dei programmi che abbiamo definito all’inizio del mandato, si sia pensato di voler coinvolgere in maniera specifica tutta la struttura dei dipendenti della Provincia”. Per Bevilacqua: “Alla base di tutto c’è quella bandiera sotto la quale questa Amministrazione sta portando avanti questo mandato, che è quella dell’ambiguità. Qualsiasi attività venga svolta da questa Amministrazione non ha mai una sua idea di coerenza ma lascia sempre dei margini di interpretazione e anche in questo caso si è voluto percorrere la stessa strada andando a fare confusione tra quello che è un ordine dato al dipendente con una disposizione di servizio. Credo che abbiamo perso il nume della ragione andando paragonare una Convention, così come è stata definita dai nostri uffici, organizzata dall’Amministrazione provinciale, con un evento come l’8 marzo che è un evento di carattere mondiale. Il numero dei dipendenti è stato dato per stima, gli strumenti adottati non c’erano, sull’ammontare delle spese ci si limita a dire quello che è costato l’affitto della sala dove si è svolta la manifestazione ma non si è tenuto conto di tutti gli oneri indiretti rispetto a questa e che, comunque, fanno carico al cittadino. Sulla vicenda delle spese interesserò sia il collegio sindacale che la Corte dei Conti e forse mi sapranno dire a chi fanno carico”.