APPROVATA MOZIONE DI DS E LA MARGHERITA PER AFFERMARE DIRITTI, LEGALITÀ, SICUREZZA
Il Consiglio provinciale ha anche respinto una mozione di PRC, PdCI, Verdi e SD ed un’altra mozione di Forza Italia
Dopo un lungo dibattito il Consiglio provinciale ha approvato (16 sì di DS e La Margherita; 12 no di PRC, PdCI, Verdi, SD, FI, AN, UDC) una mozione, a firma dei consiglieri Gori (DS) ed Ermini (La Margherita) per affermare diritti, legalità e sicurezza. Il Consiglio provinciale: “Esprime il proprio sostegno a tute le politiche coerenti e impegnative che il Comune di Firenze ha messo in atto per l’integrazione e l’inclusione dei cittadini immigrati così come al tentativo di affrontare con gli strumenti a disposizione il problema della legalità, condizione indispensabile per portare più avanti e più a fondo l’integrazione e l’inclusione. Impegna il Presidente e la Giunta provinciale a sollecitare il Governo ed il Parlamento affinché, già dalla prossima finanziaria, entro le compatibilità generali, siano stanziate a favore degli Enti Locali le risorse necessarie per predisporre più efficaci azioni di prevenzione e contrasto alla marginalità sociale (casa, lavoro, formazione professione, interazione culturale…) e si proceda a varare il preannunciato “Paccheto per la sicurezza” da qui, procedendo poi al superamento della legge Bossi – Fini. Procedere ad un attento monitoraggio, attraverso l’osservatorio provinciale delle Politiche Sociali, in merito al rapporto tra marginalità sociale e reali fenomeni di illegalità presenti sul territorio, allo scopo di individuare idonee politiche di intervento, con particolare riferimento al problema dei minori. Continuare a sviluppare e possibilmente potenziare, a partire dalle proprie competenze, insieme a tute le istituzioni e gli Enti Locali interessati, politiche di inclusione e di partecipazione alla vita democratica rivolte a tutti i cittadini, ivi compresi i cittadini immigrati”. Respinta (22 no e 6 sì) la mozione dei consiglieri Targetti, Verdi, Calò (PRC), Marconcini, Lazzerini (PdCI), Ragazzo (Verdi), Campi (SD) che chiedeva di impegnare il Presidente e la Giunta provinciale a: “Sollecitare il Governo ed il Parlamento affinché, già dalla prossima finanziaria, siano stanziate a favore degli Enti Locali le risorse necessarie per predisporre più efficaci azioni di prevenzione e contrasto alla marginalità sociale (casa, lavoro, formazione professionale, interazione culturale…) e si proceda, in osservanza al programma dell’Unione, come più volte affermato anche da vari Ministri, all’abrogazione della legge Bossi Fini; procedere ad un attento monitoraggio, attraverso l’Osservatorio provinciale delle Politiche Sociali, in merito al rapporto tra marginalità sociale e reali fenomeni di illegalità presenti sul territorio, allo scopo di individuare idonee politiche di intervento; sviluppare, a partire dalle proprie competenze, insieme a tutte le istituzioni e gli Enti locali interessati, politiche di inclusione e di partecipazione alla vita democratica, rafforzando e non smantellando i servizi sociali, politiche finalizzate a dare risposte concrete ai fattori principali di insicurezza (precarietà, sfratti, reddito…), strumenti di tutela e di affermazione dei diritti negati, attenzione alle esigenze di sicurezza dei soggetti deboli, sicurezza del e sul lavoro, prevenzione e mediazione dei conflitti, sostegno alle vittime (operatori di strada, mediatori culturali…). Coinvolgere il Consiglio nel merito del Patto della Sicurezza siglato in Prefettura, anche dalla Provincia, ed in quella occasione rivedere/discutere la scelta di utilizzare la Polizia provinciale nel centro storico di Firenze, per compiti diversi da quelli istituzionali di tutela del territorio (ambiente e viabilità). Respinta anche la mozione del consigliere Bevilacqua (Forza Italia) che dichiarava: “Pieno sostegno all’azione posta in essere dal Comune di Firenze ed auspica la prosecuzione sulla strada intrapresa in merito ai diritti, alla legalità ed alla sicurezza”.