NIGI SUL RUMORE AEROPORTUALE
“Se i limiti consentiti sono stati superati l’autorità deve intervenire”
“L’Amministrazione Provinciale considera preoccupante la tendenza all’incremento dell’inquinamento acustico dell’aeroporto di Peretola, in particolare in quanto questo è stato registrato dall’Arpat nelle ore notturne, durante le quali le regole sono giustamente più restrittive, e in considerazione del disagio reale e costantemente denunciato dalla popolazione residente nei quartieri interessati”.
Lo scrive l’assessore provinciale all’Ambiente, Luigi Nigi, in una risposta al consigliere provinciale dei Verdi Luca Ragazzo, che aveva presentato una interrogazione sull’incremento del rumore aeroportuale rilevato dall’Arpat in agosto.
“Il punto di maggior preoccupazione – precisa Nigi - è che non abbiamo notizie circa il fatto che l’autorità competente abbia intrapreso opportune misure. Noi come amministrazione provinciale effettuiamo il monitoraggio e abbiamo commissionato ad ARPAT le campagne di controllo, ma la legge prevede in capo al direttore della circoscrizione aeroportuale, cioè all’ENAC, di contestare alla società che gestisce lo scalo le violazioni delle procedure antirumore, in modo che vengano presentati e realizzati i necessari piani di abbattimento e contenimento, in accordo con i Comuni. Abbiamo visto che ARPAT ha inviato la relazione all’Autorità ed anche ai comuni: ci è sembrato che ciò fosse più che sufficiente per attivare la convocazione tempestiva della Commissione Aeroportuale che si occupa del rumore”.
“Siamo altresì consapevoli che si tratta di questione assai complessa - prosegue Nigi – e che ci sono due grandi interessi da mettere insieme: i diritti sacrosanti degli abitanti delle zone circostanti l’aeroporto e l’interesse della città e della società fiorentina ad avere una struttura aeroportuale adeguata alle esigenze dell’economia e del turismo. Ma rimarrei attestato sulla linea del rispetto della legge: se i limiti consentiti sono stati superati allora l’autorità deve intervenire e porre rimedio”.