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TERMOVALORIZZATORE DI SELVAPIANA E STRADA STATALE 67
L’assessore Nigi ha risposto ad una domanda d’attualità di Ragazzo (Verdi)

L’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Luca Ragazzo (Verdi) sulle dichiarazioni in merito alla costruzione dell’inceneritore di Selavapiana e del tracciato della nuova S.S. 67. “Premetto di non aver fatto alcuna dichiarazione sull’argomento – ha puntualizzato Nigi – deduco che il consigliere si riferisce alla risposta che l’Amministrazione provinciale ha fornito a tre associazioni ambientaliste: Italia Nostra, Legambiente e WWF che avevano chiesto di fermare l’impianto rifiuti. Sotto il profilo della scelta generale le considerazioni di questa Amministrazione non sono cambiate: riteniamo che sostituire e ampliare l’impianto di Rufina, concepito e realizzato negli anni ‘70, con un impianto di ultima generazione, sia una buona soluzione che contribuisce, per la sua parte, a risolvere le esigenze provinciali di trattamento dei rifiuti urbani e può rappresentare una opportunità di parziale recupero dell’area in cui è localizzato, se viene concepito in modo da rendere minimo e non rilevante l’impatto riguardo a emissioni, cattivi odori, rumori e anche inserimento visivo nel paesaggio. È, oggettivamente, da ritenersi una opportunità sostituire un impianto di incenerimento, concepito con le tecniche di trenta anni fa, con un progetto valutato oggi. Dopo due anni si è conclusa la procedura di impatto ambientale e la Conferenza dei servizi del 25 settembre ha assunto che il progetto del nuovo termovalorizzatore è vigente con le norme ambientali, quindi avrà emissioni minime e compatibili ed avrà un impatto accettabile, per raggiungere questo obiettivo. Per quanto riguarda la variante alla S.S. 67 preme sottolineare la validità delle decisioni prese al fine di dare una soluzione all’annoso problema che interessa l’intera popolazione residente di Rufina che viene attraversata dalla strada. Con la variante gli abitanti di Rufina potranno beneficiare di consistenti miglioramenti della qualità dell’aria, di abbattimenti del rumore, per non parlare della riduzione di incidenti. A nostro avviso le associazioni ambientaliste responsabili dovrebbero tenere conto del significativo livello di abbattimento dei fattori inquinanti, come dai modelli di simulazione presentati insieme al progetto e alle migliori condizioni di vivibilità degli abitanti”. Per Ragazzo: “Sull’inceneritore, è vero che è presente da oltre trent’anni ma qui, non si tratta di ampliare l’inceneritore esistente, bensì di costruire ex novo un inceneritore perché da poche migliaia di rifiuti bruciati si passerebbe a circa 80 mila tonnellate di rifiuti. Quindi, si parla di un nuovo inceneritore e questo, anche nelle sue dimensioni, non può essere visto come un miglioramento ambientale rispetto a quello che c’è oggi. Allo stesso tempo crediamo che una strada più grossa è capace di attrarre più traffico e non può essere considerato un elemento che abbatte gli inquinanti. I responsabili delle associazioni ambientaliste hanno scritto al Presidente della Repubblica per fermare queste opere e, in particolare, per contestare il termine ampliamento perché si tratta di un nuovo inceneritore; vedremo poi che tipo di tecnologia verranno utilizzate”.

09/10/2007 11.50
Provincia di Firenze