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SALVAGUARDIA DEL BIOTOPO–GEOTOPO DI ACQUABOLLA
Approvata, all’unanimità, mozione dei Verdi che va incontro a quanto già espresso dal Consiglio comunale di Montespertoli

Approvato, all’unanimità dal Consiglio provinciale, la mozione del capogruppo dei Verdi Luca Ragazzo su “Biotopo–geotopo di Acquabolla” nel Comune di Montespertoli e progetto di coltivazione di anidride carbonica. “Con questa mozione – ha spiegato Ragazzo – noi chiediamo che questo sito venga inserito nell’alveo regionale dei biotopi e chiediamo di approfondire meglio i permessi e le concessioni fatte perché, lo stesso Comune di Montespertoli si era espresso in maniera contraria. C’è un rischio anche ambientale derivante dall’estrazione di anidride carbonica. Questa estrazione può incidere sull’ambiente circostante. Noi vogliamo dare seguito a quella che era la volontà espressa dal Consiglio comunale di Montespertoli ed anche dal Consiglio regionale che si è espresso per valorizzare e tutelare l’area”. Targetti (PRC) ha spiegato che: “C’è stato un pronunciamento da parte della Giunta regionale per fare questa coltivazione di anidride carbonica mentre il Consiglio comunale di Montespertoli aveva espresso un parere contrario allo sfruttamento di anidride carbonica per le esigenze di tutela del biotopo–geotopo di Acquabolla. Riteniamo che questo Consiglio provinciale, anche se non ha direttamente una competenza per quanto riguarda questa vicenda, debba esprimere una sua posizione e, in questo caso, una sua preoccupazione per la salvaguardia di questo patrimonio e si schieri a fianco del Consiglio comunale di Montespertoli e si inviti la Regione Toscana ad agire di conseguenza rispetto a queste volontà, fermando questo progetto di sfruttamento dell’anidride carbonica”. Infine Malquori (DS) che ha ribadito: “L’importanza di questo biotopo–geotopo. L’Amministrazione provinciale di Firenze deve intervenire per la sua salvaguardia di questa zona facendo valere i propri strumenti come il Piano provinciale di coordinamento provinciale”.

31/10/2007 15.31
Provincia di Firenze