PRC E VERDI: COLPO DI MANO DELLA GIUNTA RENZI SULLA MOBILITÀ DEL PERSONALE IN PROVINCIA
“Violate le relazioni sindacali e i diritti dei lavoratori”
La giunta Renzi ha approvato il regolamento per la mobilità interna all’ente e dispone immediatamente 35 trasferimenti a partire da lunedì 5 novembre.
Un atto grave e lesivo, non solo dei diritti dei lavoratori, ma delle “normali” relazioni sindacali. Tra decisionismo e autoritarismo il Presidente lascia per strada: trasparenza, correttezza e imparzialità, non rendendo evidenti neppure i criteri generali sui quali sono state avviate le procedure. Per di più, questi provvedimenti coattivi di mobilità sono stati predisposti ricorrendo ad una società esterna pagandola con fondi destinati alla formazione del personale (42.000 euro!?).
E’ molto grave questa scelta, ai limiti del comportamento antisindacale, poiché la logica che la guida non tiene di conto: del valore del lavoro; delle capacità professionali e delle condizioni del lavoratore; del funzionamento dei servizi, ma solo persegue il principio “compro, baratto e svendo”. Questa logica offre ad una parte della dirigenza, quella più contigua al Presidente, la facoltà di liberarsi del personale scomodo o che non si pone supinamente agli ordini di scuderia. Crea stupore il fatto che solo alcune settimane fa, il Presidente aveva realizzato una singolare kermesse obbligando tutti i dipendenti ad assicurare la loro presenza, in quell’occasione i dipendenti dovevano fare “massa” ora sono diventati “pacchi postali”. Le buone pratiche, i diritti dei lavoratori, la qualità della Pubblica Amministrazione non possono essere considerabili variabili dipendenti, funzionali alle ragioni di “immagine del Presidente. L’eccessiva discrezionalità, la fretta – consumata in sordina –, l’unilateralità dei provvedimenti nascondono la scarsa sensibilità e la mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori, dei loro diritti, infine degli stessi cittadini.
Chiediamo dunque la sospensione dei provvedimenti, l’attivazione di un tavolo di confronto affinché queste decisioni siano profondamente riviste, ripristinando nel rispetto della dignità e delle professionalità di ogni lavoratore, un corretto funzionamento degli istituti contrattuali.
I gruppi consiliari
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Verdi per la Pace