IL VENTILATO TRASFERIMENTO DELLA TIPOGRAFIA FIRENZE DA BAGNO A RIPOLI
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di PRC
La questione della Tipografia Firenze a Bagno a Ripoli è tornata in Consiglio provinciale con una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista alla quale ha risposto l’assessore al lavoro Stefania Saccardi. “Già ci siamo occupato della questione quando si parlava della Tipografia Varese in relazione a possibili rischi occupazionali. Oggi la situazione è leggermente diversa, non solo l’azienda garantisce la salvaguardia dei livelli occupazionali, ma prevede anche una politica di sviluppo e in quest’ottica ricerca, non per una sua bizzarria, ma perché attualmente l’immobile è stato venduto, un’area potenzialmente idonea ad ospitare l’attività. La necessità che l’azienda ha espresso di 20.000 metri quadrati deriva dalla volontà di creare un accordo di filiera del libro che metterebbe insieme diversi piccoli partner ad oggi interconnessi ma che agiscono in sedi fisicamente diverse, questo per dare vita ad un circolo virtuoso nell’ambito dell’editoria che porterebbe ad uno sviluppo del settore. Il nuovo progetto – ha sottolineato l’assessore Saccardi – potrebbe tradursi in un aumento di posti di lavoro, il ridimensionamento ci porterebbe indietro di oltre un anno ed ai problemi occupazionali di cui abbiamo parlato in questo Consiglio. Il Comune di Bagno a Ripoli ha fatto un’intensa ricerca dell’area da mettere a disposizione: il problema è di natura urbanistica, considerato che l’azienda ha bisogno di un’area che si sviluppi in senso orizzontale su un solo piano. Ci sono vincoli paesaggistici ed ambientali da rispettare e comunque procedure non brevi per modificarli. Capisco il disagio e i costi per spostarsi a Prato, se così fosse, perché ad oggi questa certezza ancora non c’è, perché le ricerche continuano anche nel Comune di Bagno a Ripoli, ma questo sarà sicuramente materia di trattativa sindacale in una prospettiva di sviluppo”. Calò ha precisato che: “E’ stato il Vice Sindaco di Bagno a Ripoli che ha trovato un po’ esorbitante e sorprendente la richiesta dell’azienda di prevedere per il nuovo sito produttivo circa 20.000 metri quadrati per ciò che riguarda il riassetto della proprietà. Ed è per questo che abbiamo chiesto come si muoveva la Provincia. Il Vice Sindaco di Bagno a Ripoli ha trovato un po’ strumentale e forzata la richiesta dell’azienda perché non ha mai presentato un piano di sviluppo industriale corretto, non ha mai presentato, così come aveva richiesto l’assemblea elettiva, una serie di protocolli che comunque dessero certezza non solo al rilancio delle attività produttive, ma alla commercializzazione, a tutto quello che vogliamo sapere. Non è la prima volta che le amministrazioni comunali permettono alle aziende di inserirsi nei territori, di inserirsi laddove ci sono attenzioni ai vincoli paesaggistici e ambientali. Rifondazione Comunista è in sintonia con quanto ha dichiarato l’Amministrazione comunale. Speriamo che il datore di lavoro mantenga fede ai presupposti”.