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ALLEANZA NAZIONALE: “IL 4 NOVEMBRE DIVENTI UNA RICORRENZA E NON PIÙ UN INCUBO RICORRENTE”
Presentata un’interrogazione sulla messa in sicurezza dell’Arno

A pochi giorni dall’anniversario dell’alluvione del 1966 e dopo l’annuncio fatto durante la conferenza stampa della scorsa settimana alla presenza del Sen. Altero Matteoli, i Consiglieri provinciali di An, hanno presentato un’interrogazione per sapere quali sono le opere progettate, in corso di esecuzione od eseguite dalla Provincia per l’attuazione del Piano per l’Assetto Idrogeologico dell’Arno.
“Questa interrogazione nasce dopo aver preso atto infatti che, ad oggi, delle risorse previste dalla legge 183/99 pari a 280 milioni di euro per il Piano per l’Assetto Idrogeologico dell’Arno e di messa in sicurezza del fiume, sono stati resi disponibili dal Ministro dell’Ambiente in carica solo 7 milioni di euro e che la Legge Finanziaria 2007 ha ridotto a 200 milioni di euro la disponibilità finanziaria, senza ripartire le risorse e senza distribuire alcunchè di quanto previsto.
Questa incertezza finanziaria – continuano gli esponenti di An – ha impedito che si aprissero, nel 2006 come nel 2007, i cantieri per le opere quali ad esempio quelli relativi alla costruzione delle casse di espansione di Figline Valdarno, dei Renai a Signa e di San Miniato. Ed anche il neo Assessore Regionale competente, Marco Betti ha dichiarato che nel 2008 o nel 2009 saranno realizzate le casse di espansione di Pizziconi e Restone, nel Comune di Figline Valdarno, ma non ha citato nè i Renai nè Signa. A tutto questo aggiungiamo le conclusioni del recente studio effettuato dal CNR in cui si parla di potenziali e micidiali “bombe d’acqua”, che renderebbero Firenze e la sua Provincia più vulnerabili del 1966”.
Alla luce di tutto questo, nel testo dell’interrogazione i Consiglieri chiedono di sapere: “Se corrispondano a verità le affermazioni dell’assessore Regionale Betti in ordine alla tempistica per la costruzione delle casse d’espansione citate e qual è lo stato attuale di rischio sulla base dello studio CNR citato in premessa e perché non sono citati i Renai a Signa. Ed infine se vi sono stati contatti, e quali, con la Regione Toscana al fine di coordinare l’azione degli Enti Locali”
“E soprattutto – concludono i Consiglieri di An – se non si reputa opportuno attivarsi subito presso il Governo e la Regione Toscana al fine di avere certezze sui tempi ed i finanziamenti per la messa in sicurezza dell’Arno, ed evitare che il 4 novembre 1966 sia un incubo ricorrente e non una ricorrenza”.

Il gruppo di Alleanza Nazionale

13/11/2007 17.56
Consiglio provinciale - Gruppo AN