I SERVIZI DEL 118 DELL’ASL 10 E LE POSTAZIONI DI PRIMO SOCCORSO
L’assessore Ballini ha risposto, in Consiglio provinciale, ad un’interrogazione di AN
L’assessore alle Politiche sociali Alessia Ballini ha risposto, in Consiglio provinciale, ad un’interrogazione di Alleanza Nazionale sul 118 dell’Asl 10 e le postazioni di primo soccorso. “Con i comuni del territorio si sta discutendo di un’ipotesi di riorganizzazione del servizio, ma non è nota nessuna intenzione di chiusura a priori di punti di presidio con medico, come in alcune notizie è comparso. La Provincia, che non ha competenze in materia - ha sottolineato l'assessore Ballini - cercherà di seguire un aspetto rilevante nella sicurezza dei cittadini: il diritto ad essere soccorsi con la qualità del servizio e con la tempestività giusta ed opportuna. Siamo a conoscenza di questa discussione, ne conosciamo anche qualche dettaglio, ma non ci risulta esista un documento di indirizzo sul quale si possa dedurre anche un’eventuale chiusura di postazioni di primo soccorso. Sappiamo che la riorganizzazione, però, deve partire da una revisione critica dell’attuale servizio e su questo io credo che potremmo essere un po’ tutti d’accordo, perché il servizio in questo momento ha gravi carenze sul territorio, indipendentemente da fatti tragici che sono accaduti anche recentemente. Se deve esserci una riorganizzazione, che si parta da una considerazione critica dell’attuale assetto. Al momento, siamo in assenza di un vero e proprio atto di indirizzo in cui si possa immaginare quelle che poi saranno le conclusioni di questa riorganizzazione”. Per Massai: “Il piano sanitario regionale prevede, al suo interno, anche la riduzione dei posti di guardia e dei 118, quindi il riaccorpamento. Anche in Val di Sieve il punto di Primo Soccorso vedrà accorpato 118 e Guardia medica. Questo è un dato di fatto: anche a Firenze le postazioni da 14 diverranno 10, come ci sarà una riduzione generalizzata nell’ambito di un risparmio, così dice l’Assessore Rossi, per quanto attiene i costi della sanità. Un risparmio che, oltre tutto, va contro la legge”.