LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA SUI RIFIUTI
L’assessore Nigi ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC
Sulla Campagna pubblicitaria a favore dell’incenerimento dei rifiuti l’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista. “Nella domanda – spiega l’assessore Nigi – ci viene chiesto il costo di questa campagna pubblicitaria: abbiamo fatto uno stanziamento di un milione di euro per questa campagna. Sono già arrivati, in tempo reale i primi bilanci, e mi dicono che il costo è di 650 mila euro ma, immagino, che dovranno essere aggiunti altri soldi. Sul fatto se la Provincia abbia, o meno, finanziato la campagna promossa dal comune di Campi Bisenzio, preciso che noi non abbiamo finanziato questa campagna. Abbiamo dato corso, come in altri casi, al protocollo del 2 agosto, per un ammontare di circa 38 mila euro. Così come parallelamente ne davamo 48 mila ai Comuni della Ato 6 per la raccolta differenziata. Il Prosindaco Chini ha ritenuto di fare una campagna di informazione nel periodo della campagna referendaria. Aggiungo che l’Amministrazione provinciale non ritiene di dover sospendere la campagna a favore dell’incenerimento per evitare la campagna referendaria a Campi Bisenzio. Infine, sulla domanda se sia stato affidato l’incarico per la progettazione esecutiva dell’impianto di Case Passerini assicuro che siamo molto più indietro dal punto di vista tecnico e temporale rispetto a questo punto, perché siamo esattamente nella fase in cui l’Ato ha da definire come procedere a questo passaggio, tra l’altro, siamo stati in una certa incertezza, fino a qualche giorno fa, incertezza che è stata colmata dalla legge regionale entrata in vigore in settimana”. Profonda insoddisfazione è stata espressa da Targetti: “La pubblicità fatta con questi manifesti è ingannevole. E concordiamo con quanto sostiene il WWF e altre associazioni che ne contestano la legittimità. Questa pubblicità istiga alla paura dell’emergenza falsando i numeri che sono apparsi sul primo manifesto. Si parla di 5,7 chili di rifiuti al giorno, di cui solo il 50% riciclabile mentre la stessa Regione ha come obiettivo, di qui a due anni e mezzo, la riduzione del 15% dei rifiuti. Sappiamo che il prossimo manifesto, che apparirà in concomitanza col referendum di Campi Bisenzio, indica la soluzione: l’inceneritore. Questa è pubblicità ingannevole ed è una indebita ingerenza in una competizione referendaria. Colpisce il fatto che si spenda 650 mila euro per una campagna informativa a fronte di 422–423 mila euro per i progetti di prevenzione, risparmio e differenziazione dei rifiuti. Qui c’è qualcosa che non torna: il grosso degli stanziamenti dovevano essere dati per la differenziazione. L’emergenza non c’è perché tecnici e scienziati, dati alla mano, possono dimostrare che, rimanendo così come è la gestione rifiuti, ci sono almeno 8–9 anni di tempo prima di colmare tutte le discariche della nostra regione. Questi inceneritori non riuscirete a farli, non essendo impianti programmati, perché ancora il progetto esecutivo non c’è e comunque anche la nuova legge regionale, che ridisegna gli ATO, stimola le aziende a unificarsi e questa è, per noi, l’occasione per ridiscutere i piani provinciali dei rifiuti di Firenze, Prato e Pistoia”.