INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI, A PALAZZO MEDICI IL PROGETTO “SCUOLA AL LAVORO”
La Provincia di Firenze ha finanziato il progetto ‘Sal’ con risorse del Fondo Sociale Europeo. L’ Assessore alla Formazione, Elisa Simoni: “Una collaborazione che ha dato grandi risultati”
Il progetto “Scuola al lavoro” (Sal), realizzato con la collaborazione della Provincia di Firenze, è stato oggetto questa mattina di una serie di riflessioni che si sono sviluppate nel corso del convegno che si è svolto nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici. Il progetto Sal poggia la sua articolazione sulla nuova disciplina in materia di inserimento lavorativo delle persone disabili, che ha introdotto il criterio del collocamento mirato. La finalità del progetto è stata quella di favorire l’ingresso dei soggetti diversamente abili nel mondo produttivo, attraverso la costituzione di un percorso individualizzato che ha collegato l’esperienza scolastica all’ambiente del lavoro. "A livello europeo – ha spiegato l’Assessore provinciale alla Pubblica Istruzione e Formazione, Elisa Simoni - l'Italia si colloca nel processo di integrazione scolastica dei diversamente abili come una delle realtà di pregio, soprattutto per il modello adottato che consiste nel non creare classi speciali o situazioni di lontananza e di chiusura. Questo grazie anche a una solida tradizione storico culturale basata su un ricco tessuto di collaborazione tra istituzioni, territorio, associazioni che ha fatto dell'inclusione uno dei suoi punti di forza”.
“Anche il progetto presentato questa mattina finanziato dalla Provincia con risorse del Fondo Sociale Europeo - – ha aggiunto l’Assessore Simoni - ha dato grandi risultati grazie a tale tipo di collaborazione che ha l'obiettivo di supplire al senso di vuoto e di abbandono che i ragazzi diversamente abili e le loro famiglie provano al termine del percorso "tutelato" della scuola. Il mio ringraziamento va a tutti quei soggetti, operatori del mondo dell'istruzione e della formazione, operatori privati che hanno accolto i ragazzi nelle loro strutture, perché gli elementi di diversità, se valorizzati, possono diventare elementi di grande ricchezza per tutto il sistema, come questa esperienza ci dimostra".
Per Valerio Vagnoli, dirigente scolastico istituto Vasari, presente al convegno di Palazzo Medici: “L’aspetto fondamentale di questa iniziativa è stata la preoccupazione di seguire i ragazzi fino in fondo senza limitarsi a un progetto di belle speranze e di sole parole. E’invece un percorso che si preoccupa di inserire davvero i ragazzi nel mondo del lavoro”.
Biagina Benelli, docente della scuola Saffi, ha aggiunto: “Il progetto Sal è importante perché riesce a mettere in rapporto tre diversi elementi: disabile, collocamento e azienda. Un percorso che rappresenta un trait d’union tra queste tre problematiche. Grazie a questa iniziativa si vanno a perfezionare alcuni aspetti nella formazione dei ragazzi, fornire loro gli elementi giusti per entrare nel mondo del lavoro e, una volta entrati, aiutarli nell’inserimento nell’azienda”
Per Donatella Agnoloni, docente scuola Saffi: “Il punto forza di questa iniziativa è che si riesce ad accompagnare il ragazzo disabile dalla scuola al mondo del lavoro. Il progetto, oltre a soddisfare le esigenze dei ragazzi, ha una funzione rassicurativa nei confronti delle aziende che sono aiutate nella gestione dell’inserimento dei diversamente abili dai tutor e dagli insegnanti di sostegno”.
“Sono profondamente riconoscente a questo progetto – ha commentato la madre di un ragazzo che ha partecipato al progetto Sal - E’stato un vero bagno di tranquillità. Quando mio figlio ha finito la scuola sarei stata sola a dover affrontare il suo inserimento nel mondo del lavoro, invece grazie a questa iniziativa sono stata aiutata. Tommaso ha frequentato l’alberghiero Buontalenti e dopo, grazie al Sal, è entrato a lavorare all’hotel Londra ed è cameriere di sala”.