HomeIL MANIFESTO DELLA REGIONE TOSCANA “NEONATO HOMOSEXUAL”
Respinta mozione di Alleanza Nazionale emendata dall’UDC
Il Consiglio provinciale ha respinto, con 20 no (PD, PRC, PDCI, SD) e 5 sì (AN, FI, UDC) la mozione di Alleanza Nazionale, emendata dall’UDC sul Manifesto della Regione Toscana “Neonato Homosexual”. “Il manifesto, presentato qualche settimana, ha innescato una serie di polemiche – ha spiegato il consigliere di An Guido Sensi – sull’immagine utilizzata. Il Presidente della Provincia ha detto che è stata utilizzata in modo strumentale l’immagine di un neonato. Nella mozione, si sostiene l’iniziativa del Presidente, si chiede che tali manifesti vengano ritirati dall’affissione pubblica ed un impegno al fine di evitare che in futuro si ripetano episodi simili in cui i minori sono strumentalizzati, in quanto protagonisti di tali campagne di dubbio gusto”. Per Gori (PD) “Questa è una mozione che censura, sostanzialmente, un’altra istituzione, dirimpetto alla nostra, senza avere elementi che vadano a spiegare una campagna di questa natura, su cui si possono avere opinioni diverse. Il Presidente ha espresso liberamente, e anche giustamente, delle posizioni che riguardano il suo tipo di sensibilità in rapporto a quelle immagini. Non c’è stata una espressione politica, come credo che non ce ne debbano essere”. Campi (SD) ha sottolineato l’utilità della campagna: “Necessaria ed opportuna affinché si sviluppi un dibattito sull’orientamento sessuale anche perché tante sono state le campagne di sensibilizzazione portate avanti anche dalla Provincia sulla violenza alle donne. L’immagine prodotta nel Manifesto ognuno può approvarlo o meno. Penso però che il messaggio che sta alla radice sia che l’omosessualità non deve essere nascosta”. Anche per Targetti (PRC): “Dietro questa mozione c’è la volontà di non dare dignità e di non fare emergere la scelta dell’omosessualità. Non si vuole riconoscere pari dignità a questa scelta sessuale. Con la mozione di Alleanza Nazionale non si vuol dare pari dignità a questa tendenza sessuale, proseguendo in una impostazione che noi non possiamo accettare”.
Provincia di Firenze