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NO ALLA CHIUSURA DELL’ISTITUTO AGRONOMICO PER L’OLTREMARE
Approvata mozione all’unanimità

Preoccupazione per la presenza dell’Istituto Agronomico d’Oltremare nell’elenco degli enti da “Sopprimere o razionalizzare” è stata espressa dal consiglio provinciale con una mozione della VII Commissione consiliare votata, all’unanimità, dal Consiglio provinciale. “L’istituto agronomico per l’Oltremare – ha sottolineato il Presidente della Commissione Piero Giunti – è un ramo tecnico e scientifico del Ministero degli Affari Esteri per lo studio, la formazione, la consulenza e l’assistenza delle foreste tropicali. Il mandato che ha questo Istituto è quello di fornire assistenza e consulenza al Ministero per gli Affari Esteri e operare quindi in un settore di sviluppo della cooperazione internazionale in Africa, America latina, Europa e Asia orientale. La soppressione rappresenterebbe una grave perdita per il territorio fiorentino e per l’Italia intera, in un momento in cui non è noto un chiaro disegno di riorganizzazione del settore che ne possa surrogare le attività”. Lensi (FI), primo depositario di una mozione, con il consigliere Comucci, per salvare l’Istituto ha sottolineato che: “L’istituto Agronomico d’Oltremare è importante anche per uno studio, una analisi, un approfondimento sulla cooperazione internazionale. Accetteremmo tranquillamente la soppressione dell’Istituto se vi fosse, contemporaneamente, un accelerato riordino di questo strumento importante di relazione tra popoli e relazioni tra stati, cioè la cooperazione internazionale. Ad oggi, dopo anni e anni, si parla ancora di questo argomento, ma ancora si è fermi alle intenzioni e non si trovano soluzioni sia che in Italia ci sia il governo di sinistra o di destra”. Anche Targetti (PRC) ha ribadito che: “L’istituto, per quanto riguarda la cooperazione internazionale, ha un ruolo importante. C’è ancora tutto il problema generale delle risorse previste per la cooperazione internazionale, che sono ancora al di sotto di quelle che dovrebbero essere. Credo che occorra fare presto, ed intervenire il prima possibile verso il Governo ed il Parlamento prima che venga decisa la chiusura dell’Istituto”.

28/11/2007 15.24
Provincia di Firenze