IL CALL CENTER INTEGRATO LINEA COMUNE IN PROVINCIA
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, ad un’interrogazione di AN
L’assessore al lavoro e CED Stefania Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale ad un’interrogazione di Alleanza Nazionale sul nuovo call center integrato Linea Comune. “L’Amministrazione provinciale – ha spiegato l’assessore Saccardi – ha provveduto ad affidare alla Società partecipata Linea Comune la fornitura dei servizi di call center e di centralino per il periodo 21/6/2007–21/6/2010. Il servizio prevede lo svolgimento delle attività di centralino per le chiamate in entrata al numero generale dell’Amministrazione e le attività, del tutto nuove, di call center per l’informazione all’utenza sui servizi ed i procedimenti e la possibile erogazione di servizi di informazione personalizzata e prenotazioni. Il servizio è inoltre previsto, rispetto alla precedente copertura delle sole fasce orarie di lavoro degli uffici, per l’arco orario di funzionamento 8-20, dal lunedì al sabato, con la possibilità di ulteriori implementazioni temporali. L’Urp sta completando la redazione di specifici supporti informativi, già realizzati per quanto riguarda la predisposizione di una rubrica ragionata ad uso degli operatori del call center, mentre è in corso il trasferimento di tutti i dati conoscitivi presenti nelle guide ai servizi ed ai procedimenti della nostra amministrazione su un nuovo supporto informatico di gestione dei contenuti appositamente creato per il funzionamento del call center. Il costo complessivo del Call Center da gara, a carico della Provincia di Firenze, è per l’anno 2007 di Euro 50.795,14 e per gli anni successivi di 121.908,34 euro per il 2008, 124.346,51 euro per il 2009 e 73.986,17 euro per il 2010. Questo attuale è un servizio nuovo, difficilmente comparabile con la precedente attività di centralino. Pare evidente l’utilità del servizio sia per l’allargata fascia oraria di erogazione che per lo sviluppo di ampi servizi informativi che, infine, per la previsione di servizi diretti al cittadino, già in corso di definizione per quanto riguarda settori di particolare importanza come quelli dei servizi all’impiego, dei servizi alle imprese, dei servizi per le attività venatorie. Il maggiore costo del call center, rispetto al servizio di solo centralino, alla luce delle attività sviluppate nonché del risparmio in termine di personale e della possibilità di sospendere ulteriori servizi esternalizzati può essere valutato senz’altro idoneo rispetto ai benefici ottenuti ed attesi. Infine, non vi sono spese a carico degli utenti per il trasferimento delle chiamate”. Massai si è detto, in parte, soddisfatto: “In quanto era nostro interesse conoscere il costo complessivo dell’operazione. Ma non sappiamo quale era il costo precedente. L’assessore ci ha detto delle cifre, per i tre anni, però non sappiamo qual era il costo precedente, quindi abbiamo delle perplessità, soprattutto abbiamo delle perplessità nel momento in cui ci viene detto che non ci sono spese ulteriori per il cittadino. Ho visto che il servizio non è che sia migliorato rispetto a quello che era il centralino della Provincia. Anzi, si registrano tempi di attesa maggiori ma, soprattutto, non sappiamo, se vi sia un calcolo tra costi e benefici in qualche maniera falsato”.