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IL TRASFERIMENTO DELLA BOEHRINGER INGELHEIM DA REGGELLO A MILANO
L’assessore Saccardi ha risposto a due domande d’attualità di PRC e PD

Sul trasferimento a Milano del settore direttivo della Boehringer Ingelheim di Reggello l’assessore al lavoro della Provincia Stefania Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, a due domande d’attualità del gruppo PRC e di Giunti e Sottani (PD). “La Boehringer è tra le prime aziende farmaceutiche nel mondo e, in Italia, impiega oltre 1100 addetti nelle sedi di Milano, Reggello e Fornovo, in provincia di Bergamo. Nella Boehringer è raccolta la parte direzionale e amministrativa mentre, presso l’Istituto De Angelis, si concentra la produzione. Da ricordare che l’Istituto De Angelis è nato nel 2004 da una cessione di ramo d’azienda della Boehringer. I lavoratori hanno scioperato per protestare contro l’ultima decisione aziendale di trasferire la direzione a Milano, a seguito dell’acquisto di un immobile posto nei pressi dello stabilimento che sarà ristrutturato. I tempi previsti per il trasferimento, a detta dell’azienda, sono comunque piuttosto lunghi, si va dai 3 ai 6 anni. I lavoratori interessati, operanti a Reggello, sono circa 123, dei quali solo una decina si è detta disponibile a trasferimento. Al sindacato risulta, infatti, che circa 50 lavoratori dovrebbero rimanere, in qualche modo, a Reggello: 35 nella Boehringer e 10–15 all’Istituto De Angelis. Le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali sono ovviamente legate al rischio occupazionale per i 123 posti di lavoro di Boehringer e per il futuro dell’Istituto De Angelis, visto il rischio della trasformazione dell’istituto in azienda puramente terzista. Se in precedenza, infatti, Istituto De Angelis lavorava al 100 % per Boehringer, adesso la percentuale è scesa al 30% e in futuro rischia di azzerarsi. Sto cercando, con l’Assessore regionale al Lavoro Simoncini, una data per una riunione, orientativamente il 19 dicembre, per discutere anche con l’Assessore Brenna e l’Assessore Rossi su un percorso con l’azienda che salvaguardi i posti di lavoro”. Calò ha sottolineato che: “La vicenda della Boehringer colpisce non solo a comunità reggellese ma l’intero sistema, poiché si tratta di una decisione irrevocabile. L’obiettivo è ora quello di ricercare il punto più alto di mediazione con i vertici aziendali puntando a convincere l’azienda a non trasferire la parte amministrativa. La politica deve cercare di far prevalere nel mondo imprenditoriale un minimo di responsabilità sociale, non solo perché é un settore di eccellenza ma anche perché non ci sono motivi per delocalizzare un’azienda che produce e che, ormai, è conosciuta nel territorio”. Preoccupato si è detto anche Sottani: “Perché questa è un’azienda moderna di assoluta eccellenza. Questi sono i settori a più alta produttività, a più alto valore aggiunto, a più alta tecnologia. Sapere che aziende come la Boehringer che scelsero di venire nel Centro Italia oggi scelgono di andare via per Milano, deve porci degli interrogativi. Non ci sarà sciopero, documento di solidarietà o azione più o meno esemplare che ci possa togliere la responsabilità di chiederci perché oggi si va via dalla Toscana. Questo è il nostro compito: capire come si possono creare nuove opportunità di lavoro e di lavoro di alta qualità e qualificato come quello della Boehringer”.

11/12/2007 14.43
Provincia di Firenze