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DIBATTITO SULLA BASE MILITARE DI VICENZA
Approvata mozione del PD, respinto il documento di PRC, PDCI, SD, Verdi

Ampio dibattito in Consiglio provinciale sulla base Dal Molin di Vicenza. Approvata una mozione (14 sì, 4 no, un’astensione) del capogruppo PD Riccardo Gori di sostegno al governo Prodi in merito all’ampliamento della base di Ederle di Vicenza. Respinta (4 sì, 14 no, un’astensione) la mozione di Targetti, Verdi, Calò (PRC), Ragazzo (Verdi), Campi (SD), Marconcini e Lazzerini (PdCI) per chiedere al governo la moratoria dei lavori all’aeroporto Dal Molin di Vicenza. FI, AN, UDC non hanno partecipato al voto. “Come Consiglieri di sinistra – ha esordito Sandro Targetti di Rifondazione Comunista – crediamo che questa assemblea elettiva debba invitare il Governo ed il Presidente del Consiglio a disporre una moratoria sulla nuova base militare all’aeroporto Dal Molin e chiediamo che questo problema venga discusso in Parlamento tenendo conto della volontà delle popolazioni di Vicenza e dei comuni contermini prevedendo, come è stato richiesto da quelle popolazioni, una consultazione democratica. Questo non vuol dire buttare a mare le basi americane, vuol dire avviare un processo di verifica sulle servitù e le basi militari presenti nel nostro territorio. Vuol dire rimarcare il sentimento pacifista del popolo italiano”. Gori (PD) ha ribattuto che: “Nella nostra mozione abbiamo colto quello che il Governo nazionale ha assunto come profilo, che è quello di dare seguito agli accordi che sono stati a suo tempo effettuati e poi perfezionati. Abbiamo ascoltato le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha supportato l’azione del Governo nazionale, quindi il rispetto di questi accordi e ha indicato che per le modalità di attuazione del progetto dell’ampliamento della base è necessario discutere e decidere insieme alla parte americana. Non solo. Occorre sviluppare proficuamente anche un dialogo con le istituzioni e con la cittadinanza per ottenere le migliori condizioni possibili per questa infrastruttura. Gloria Campi (SD) ha sottolineato come: “In Italia abbiamo 113 basi americane che partono da Bolzano ed arrivano a Sigonella e che tutto si può dire meno che siano delle basi tranquille e serene. Si parla, ora del raddoppio della base di Vicenza e, a questo raddoppio, corrisponde lo smantellamento di altre basi in Germania. In Italia autorizziamo questo ampliamento mentre da altre parti si stanno rimettendo in discussione una serie di servitù. Credo che abbiano fatto bene i 4 Ministri della Repubblica del nostro Governo a scrivere al Presidente Prodi, chiedendo questa moratoria che significa soprassedere rispetto ad una situazione che viene contestata dalla popolazione”. Per Marconcini (PdCI): “Lo Stato italiano dovrebbe essere liberato da tutte le basi americane. Prima c’era una logica quando c’erano due blocchi. Ma, ora, mi domando: A cosa servono? A consentire, agli Stati Uniti d’America, di avere delle posizioni strategiche in quelli che erano i paesi diventati porto franco degli statunitensi stessi? Oppure, è comunque necessario avere delle basi in questo paese perché la nuova Russia di Putin, ci preoccupa? Il problema della base militare di Vicenza è un problema che riguarda tutti e, quello che mi preme è avere un governo di Centrosinistra che mantenga un impegno che va nella direzione chiesta e richiesta da milioni di italiani, cioè una scelta di pace che è contro l’ampliamento di una base che è fatta apposta per consentire manovre militari”.

20/12/2007 17.00
Provincia di Firenze