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AL VIA LA CAMPAGNA REFERENDARIA DEL PD SULLA TRAMVIA
Il seminario promosso dai gruppi consiliari di Comune, Provincia e Regione nella Sala Est-Ovest della Provincia

Il Seminario promosso dai gruppi consiliari del Partito Democratico in Comune, Provincia e Regione: “La cura del ferro per la mobilità. Il ruolo della tramvia fiorentina” svoltosi nella sala Est – Ovest della Provincia segna l’inizio della campagna referendaria per in No del PD come ha illustrato, in apertura dei lavori, il capogruppo PD in Comune Alberto Formigli: “Occorre muoversi con rapidità e già da lunedì inizieremo a lavorare per promuovere il confronto ed informare i cittadini sull’opportunità offerta dalla tramvia. E’ – ha aggiunto Formigli – un’occasione da non perdere”. Anche il capogruppo PD in Provincia Riccardo Gori ha rafforzato: “La scelta ambientalista fatta da Firenze con la tramvia. E’ una scelta lungimirante che anche altre città italiane ed europee hanno fatto. Come PD siamo impegnati nel migliorare la mobilità dei cittadini e quando la tramvia sarà realizzata ci chiederemo come mai abbiamo fatto questo referendum”. Sulla stessa linea il Segretario del PD Toscana Andrea Manciulli: “La modernizzazione di Firenze è necessaria e non deve essere frenata dai conservatorismi di chi crede di tutelare l'immagine della città e l’ambiente dicendo no a qualsiasi trasformazione. Scegliere – ha aggiunto Manciulli – è il compito a cui sono chiamati gli amministratori, su mandato dei cittadini. Significa assumersi delle responsabilità. Non scegliere significa immobilismo e questo, mentre la società e le abitudini dei cittadini si evolvono, non può che avere conseguenze negative”. Anche il Coordinatore dell’Unione metropolitana PD Firenze Andrea Barducci ha ribadito che: “Il PD è per il No a questo referendum. I partiti del centrodestra alimentano le polemiche ma non contrappongono strategie. Con questo referendum – ha concluso Barducci – si rischia di far perdere tempo e quattrini alla città”. Il coordinatore comunale PD Firenze Giacomo Billi ha ricordato che: “Per la prima volta si tiene un referendum consultivo non per far cambiare un’idea ma per bloccare un’opera in corso di realizzazione. E la scelta della tramvia – ha ricordato ancora Billi – fu deliberata dal Consiglio comunale nel 1992 quando Sindaco era Morales. Dopo 16 anni vediamo, concretamente, la realizzazione di un’opera”. Anche l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti ha difeso la scelta ambientalista della tramvia: “La paura di innovare rischia di diventare la rovina di questa regione Il PD deve formulare una visione. Ogni visone risponde a tre domande: perché facciamo certe scelte? In quale contesto le poniamo? Dove vogliamo arrivare – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Conti - La scelta della tramvia a Firenze è una scelta di civiltà innanzitutto. Dove si inserisce? In una città che rischia la paralisi, dove ogni giorno entrano tante auto da formare una fila lunga 100 chilometri con tutte le conseguenze che ne derivano, di congestionamento, di smog, di invivibilità. Ecco perché vogliamo che la mobilità su ferro svolga un ruolo fondamentale e non residuale. A Firenze così come in Toscana. E mobilità su ferro significa tramvia (la Regione ci ha investito 100 milioni di euro) collegata alle stazioni dell’Alta Velocità e non, all’aeroporto, al sistema di trasporto ferroviario in area metropolitana, a un rinnovato sistema infrastrutturale. Dove vogliamo arrivare? Candidiamo la Toscana a essere un grande laboratorio di innovazione riformista. Perché quando manca l’innovazione, alla fine a farne le spese sono proprio le persone che hanno meno mezzi – ha proseguito l’assessore – ed il contesto sociale in cui dominano il caro vita, il distacco dalla politica, e quindi una generale paura del nuovo, porta le persone a protestare contro il cambiamento. E’ un problema serio. Ma non si combatte il caro vita con la museificazione. Ci vuole piuttosto un ambientalismo del fare, un ambientalismo radicale Questa è la nostra grande occasione in un momento in cui, il carico di investimenti su Firenze credo si possa paragonare a quello fatto quando questa città era capitale. Chi vuole tutelare la Toscana – ha concluso Conti – lo fa prendendo la linea opposta a quella di chi vuole un futuro imbalsamato. Lo fa scegliendo l’innovazione e lo sviluppo”. L’assessore all’urbanistica del Comune Gianni Biagi ha spiegato che: “Non si parla solo di realizzare una linea tranviaria. Firenze ha un progetto per un nuovo assetto urbanistico. Il referendum non colpisce solo il tram, ma tutto il progetto”. Infine la Presidente Ataf Maria Capezzuoli che ha ricordato come: “Il trasporto urbano su bus è sempre lo stesso da molti anni. la tramvia innesta un sistema diverso per la mobilità pubblica in quest’area”.

19/01/2008 13.04
Provincia di Firenze