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LA TRASFORMAZIONE DA CSPO A ISPO
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di PRC

L’assessore al lavoro Stefania Saccardi, rispondendo in Consiglio provinciale ad una domanda d’attualità di PRC, è tornata sulla liquidazione del Centro per lo studio e la prevenzione oncologica (CSPO) di Firenze. “La novità è che è stata approvata, nella seduta del 3 gennaio, la legge specifica che ha deciso di liquidare il CSPO che verrà sostituito dall’ISPO. La soluzione sarà temporanea perché l’approdo finale del percorso è previsto nella nascita dell’istituto di ricerca e cura a carattere scientifico, previsto da una legge nazionale. La crisi di Governo non aiuta in merito all’intervento che il Ministero della Salute dovrebbe fare per strutturare meglio questo percorso. Nella legge regionale viene previsto un fondo straordinario di 13 milioni e 600 mila euro per il CSPO e di 4 milioni e 600 mila euro per l’ISPO. Per quanto attiene la situazione dei lavoratori, parte che ci interessa molto, 90 di questi avevano il contratto di collaborazione in scadenza il 31 gennaio mentre per i lavoratori della cooperativa Isma, che fa parte del consorzio Evolve, hanno un contratto che va a scadenza a febbraio. La A.S.L. e la Regione Toscana stanno cercando di individuare soluzioni che vadano a salvaguardare l’occupazione. Per i lavoratori della Isma, sono circa 30 persone, si sta cercando di inserirli in altri appalti che l’A.S.L. ha con il consorzio Evolve. Qualcuno, probabilmente, di queste lavoratrici resterà al CSPO; chi lavora in regime di co.co.co. avrà una proroga di tre mesi per l’incarico, per chi lavora, invece, a tempo indeterminato le parti stanno cercando una stabilizzazione; per i lavoratori a progetto si continuerà l’impiego sui progetti. L’ottica generale, anche dopo aver parlato con l’ingegner Marroni, è quella di andare a salvaguardare l’occupazione e su questo percorso c’è anche un accordo di collaborazione con i sindacati”. Per Calò: “Occorre sottolineare la scelta fatta, secondo me in modo opportuno e oculato, che mira a mantenere questa nuova struttura nell’ottica di rafforzare il welfare e l’intero sistema di offerta di prestazioni sociosanitarie. Rimane, invece, la preoccupazione legata alla transizione, cioè il passaggio da CSPO a ISPO. In questa transizione sono tutt’altro che fugate le preoccupazioni che riguardano il destino, il futuro e la stabilità dei lavoratori coinvolti in prestazioni occasionali o in prestazioni che fanno riferimento a strutture di cooperativa”.

09/02/2008 15.51
Provincia di Firenze