TURISMO, IL MIT DI BOSTON ATTRAVERSO LE FOTO RICOSTRUISCE GUSTI E ITINERARI DEI VISITATORI
Roma e Firenze tra le città più fotografate al mondo
81 mila foto dedicate a Firenze permettono agli studiosi del MIT (Massachusetts Institute of Tecnology) di stimare i comportamenti dei turisti, i loro itinerari, i luoghi di maggiore interesse. E’ stato presentato oggi a Firenze il primo studio “Tracing the Visitor’s Eye”, realizzato dal MIT per la Provincia di Firenze e la sua Agenzia per il Turismo, alla presenza di Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze; Antonio Preiti, Direttore dell’Apt di Firenze; Filippo Dal Fiore e Fabien Girardin del Massachusetts Institute of Technology di Boston.
La ricerca ha considerato le migliaia di foto che i turisti hanno inviato al sito “Flickr” e ne ha studiato i cosiddetti “tag”, ovvero le informazioni nascoste. Infatti ogni foto contiene il luogo (georeferenziazione del dato), il giorno e l’ora in cui è stata scattata. Analizzando poi una serie di foto, è stato possibile tracciare il percorso ideale di ciascun turista, oltre che segnalare i luoghi più fotografati e perciò più frequentati.
La prima conclusione è lo strettissimo legame, non solo fotografico, tra Firenze e Roma: dalla ricerca è risultato che la maggior parte di quanti fotografano Firenze il giorno prima sono stati a Roma. Le altre due città più connesse a Firenze sono Venezia e Pisa.
Su scala mondiale Roma e Firenze si piazzano rispettivamente al 9° e 13° posto tra le metropoli più fotografate. Una classifica di scatti che vede al primo posto New York, seguita da Londra, San Francisco, Parigi e Barcellona.
Il luogo più fotografato di Firenze è il Duomo, che batte Ponte Vecchio. Al terzo posto Piazza della Signoria e poi il piazzale degli Uffizi. Altri punti molto fotografati: Piazzale Michelangelo e Santa Croce, il Ponte di Santa Trinita e Piazza della Repubblica.
L’analisi dei dati ha permesso di stabilire una formidabile connessione tra le città d’arte, grandi e piccole, come Siena e San Gimignano, mentre è quasi assente un legame con le località balneari, sia del Tirreno che dell’Adriatico.
L’istituto di Boston si occupa per la prima volta di turismo e l’analisi che sta realizzando è un prototipo che verrà usato anche per la stima degli “escursionisti” e per spiegare i comportamenti dei turisti con modalità oggettive e con strumenti che finora non erano disponibili. “L’innovazione tecnologica – sostiene Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze – ci permette di avere nuovi strumenti di conoscenza del fenomeno turistico e di gestione della città e del territorio. Firenze vuole essere all’avanguardia nell’utilizzo di tutto ciò che può arricchire l’esperienza turistica nella nostra provincia. Il presente di Firenze è proprio nella connessione sempre più stretta tra ciò che nel mondo si produce in termini di tecnologia e la nostra tradizione e storia di bellezza. L’intreccio è ardito, ma è quello che promette di essere il più interessante per il futuro, non solo per Firenze”.
“Si apre un’era di forte affermazione della digitalizzazione della nostra esperienza turistica – afferma Antonio Preiti, direttore dell’Agenzia del Turismo di Firenze – che comprende oramai non solo le foto, ma i video, i diari di vacanza e quant’altro può essere riportato in termini digitali. L’era digitale ha conquistato pienamente il turismo. Si aprono nuovi scenari perché la geografia dei turisti non coincide con la geografia amministrativa e questo ci deve suggerire nuove strategie sia di marketing e di comunicazione per Firenze.”