LEGGE 194/78: DIBATTITO IN CONSIGLIO
Approvata mozione di PD, PRC, PDCI, SD e VERDI. Respinta mozione dell’UDC e due mozioni di FI
Ampio dibattito nel Consiglio Provinciale di Firenze sulla Legge 194/78. Quattro le mozioni presentate. Approvata, con 19 sì e 3 no la mozione del Partito Democratico, Comunisti Italiani, Sinistra Democratica, Rifondazione Comunista e Verdi che si esprime: “In difesa della legge sulla tutela della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza che – si legge nella mozione – ha dimostrato di essere efficace e lungimirante per la riduzione degli aborti, considerando che questo rappresenta un dramma e una sconfitta per l’intera società. Il Consiglio provinciale impegna il Presidente e la Giunta ad attivarsi affinché la Regione Toscana, attraverso la predisposizione del PRS 2008/2010 metta in atto misure relative al potenziamento dei servizi consultoriali con riferimento alla prevenzione dell’aborto e della contraccezione nelle sue varie forme e metodiche, anche attraverso una maggiore diffusione delle informazioni fra le/gli migranti e le/gli adolescenti, come previsto dallo specifico Ordine del Giorno approvato con i voti dell’Unione, dal Consiglio Regionale della Toscana: “Per un rafforzamento consultoriale in Toscana per l’assistenza alla maternità responsabile, all’infanzia, ai giovani nell’età evolutiva, alla famiglia”; ad attivarsi affinché la Regione Toscana garantisca la pluralità e la qualità dei servizi offerti dai consultori, a partire dall’accessibilità, dall’informazione, dall’educazione sessuale e da una puntuale risposta alle esigenze delle/degli immigrate/i anche attraverso una mediazione culturale competente; ad attivarsi affinché la Regione Toscana attui ed estenda presso tutte le strutture pubbliche le tecniche innovative meno invasive riguardanti sia lo svolgimento della gravidanza e lo sviluppo del feto quali lo screening ecografico, sia le metodiche di interruzione di gravidanza più recenti e meno invasive per la donna. A promuovere una nuova campagna di informazione e sensibilizzazione per prevenire le gravidanze non desiderate e la diffusione di malattie a trasmissione sessuale, attraverso il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori; impegna a far pervenire questo ordine del giorno ai presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Regione Toscana.
Respinta, con 3 sì e 19 no, la mozione dell’UDC per una corretta applicazione della Legge 194/78 sull’interruzione volontaria della gravidanza che puntava ad impegnare: “Il Consiglio Provinciale ad adottare tutti i necessari atti di propria competenza affinché, alla luce di quanto sopra premesso, sia garantita in Toscana un’applicazione piena, coerente ed omogenea della legge e che tenga conto dei progressi tecnico-scientifici che nei trent’anni di vigenza della legge si sono verificati”.
Respinte anche due mozioni di Forza Italia (per entrambe 3 sì e 19 no). La prima: Per una corretta applicazione della legge 22 maggio 1978 n. 194 per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza chiedeva di impegnare: “La Giunta a porre in atto tutte le iniziative utili al fine di sensibilizzare: il Governo, così che lo stesso provveda all’emanazione di linee guida per un’applicazione piena, coerente ed omogenea della legge, tenendo conto delle esperienze maturate e dei progressi tecnico–scientifici che in questi trent’anni si sono verificati; la Regione Toscana affinché la stessa adotti la massima attenzione al corretto adempimento della legge e delle linee guida dal Ministero della salute”.
La seconda mozione di Forza Italia, “Tutela sociale della libertà di nascere” invitava il Presidente della Provincia di Firenze, il Presidente della Regione Toscana, il Presidente del Consiglio della Repubblica italiana, il Presidente della Commissione dell’Unione europea e il Presidente delle Nazioni Unite a promuovere la formulazione di un documento “per una moratoria internazionale di qualsiasi politica pubblica di discriminazione eugenetica e dell’uso dell’aborto come strumento di prevenzione delle nascite” da parte delle Nazioni Unite. Impegnava il Presidente del Consiglio della Provincia di Firenze ad inviare la presente mozione al Presidente delle Nazioni Unite, il Presidente del Consiglio della Repubblica italiana, il Presidente della Regione Toscana, il Presidente della Provincia di Firenze”.