IL RISCHIO EMERGENZA RIFIUTI
L’assessore Nigi ha risposto ad una domanda d’attualità di AN
Sul rischio di un anticipo dell’emergenza rifiuti in Provincia per esaurimento discariche, l’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di AN. “Lo stato dell’arte sul piano di smaltimento rifiuti e della raccolta differenziata è quello che, grosso modo, altre volte abbiamo detto: siamo intorno a questo 35%, dobbiamo andare al 50 e poi ancora più in su; il 35% si rivela come il numero che, effettivamente, indica uno scalino; siamo giunti a questo livello con una metodologia, andare oltre, per i costi che provoca, per le modalità organizzative che richiede costituisce, sostanzialmente, un’impennata che richiederà una differenziazione caso per caso. Del resto, noi registriamo questo tipo di situazione: che l’estensione della raccolta differenziata incontra in uguale misura da parte della cittadinanza accoglimento e comprensione per il valore ambientale che ha in sé, e opposizione e comunque perplessità per il tipo di organizzazione domestica con cui ci si deve predisporre per realizzarla. Quindi comincia una certa difficoltà. Sul maggior conferimento in discarica ed i maggiori costi gestione preciso che non abbiamo un aumento del conferimento in discarica per alcuni mesi all’esterno della nostra Provincia. Il quadro è questo, vado a spanne perché credo che il Consiglio sia interessato ad avere un’idea che possa afferrare concretamente del nostro smaltimento. Il nostro fabbisogno di discarica possiamo chiamarlo 100, 100, 100; noi veniamo da circa 100 tonnellate a Peccioli, circa 100 tonnellate nell’aretino e 100 nella discarica di Case Passerini, che dal 31 dicembre è chiusa. L’operazione che noi abbiamo messo in piedi è questa: la discarica di Firenzuola, che sostanzialmente va a sostituire nella sua funzione quella di Case Passerini, e il mantenimento delle due esterne che sono Terranova Bracciolini e Piccioli. Abbiamo di nuovo 100, 100, 100, anche perché in realtà non dobbiamo smaltire 300 tonnellate ma circa 279. Abbiamo un aumento perché in questo momento è chiusa Case Passerini, ma non è ancora aperta Firenzuola, cosa che andrà a verificarsi realisticamente tra giugno e luglio. I maggiori costi di gestione ci sono e saranno costi abbastanza importanti in termini di aumento. L’aumento è dato dalla differenza che ci viene richiesta e ottenuta in più dalle Province dove noi esportiamo e dove passiamo da 13,00 euro la tonnellata a 17,00 euro la tonnellata. E’ chiaro che è un bell’aumento di un 5-6%. Le tariffe saranno nuovamente adeguate; esiste il piano del nuovo ATO della Toscana centrale che punta alla realizzazione degli impianti per arrivare all’autosufficienza”. Piergiuseppe Massai ha ribadito che: “Ciò che preoccupa è la raccolta differenziata, anche perché nessuno mi ha detto perché la Regione ad oggi punta non solo sulla raccolta differenziata, ma sulla raccolta porta a porta. Allora la richiesta è: la Regione ha approntato qualcosa per la copertura di 117 milioni che serviranno di qui al 2012 per la raccolta differenziata o no? O a quel 5-6% che ha detto l’Assessore c’è da aggiungere anche questo, e quindi lievita la bolletta, si arriva al 10, non più al 5. Mi auguro di no per cittadini. In Regione Toscana è stato chiesto su questa vicenda una commissione speciale, che non riguardasse solo, la differenziata, ma tutti i rifiuti e quindi l’impiantistica, la capacità di smaltimento, la capacità di recupero, la capacità di conferimento in discarica, la capacità anche di termovalorizzazione perché alla fine di gennaio, l’amministratore delegato di Quadrifoglio, Giannotti, ha lanciato un allarme che è rimasto inascoltato: alla fine porteremo i rifiuti in Germania. Questo perché in Toscana vi sono stati dei ritardi dal 2004 ad oggi. Preparare il termovalorizzatore nel 2010, siamo nel 2008, diventa un problema. C’è solo il concorso di idee, ma se queste idee non si mettono in pratica, i rifiuti diventeranno un problema”.