LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI TERMICI A NORMATIVA DI LEGGE
Approvata delibera con la griglia dei contributi da versare
Con 20 voti a favore e 5 astensioni (PRC, AN e UDC) il Consiglio provinciale ha approvato la delibera in merito alle regole per quanto riguarda gli impianti termici della Provincia, esclusa una serie di località per la famosa norma che ormai il Consiglio conosce bene sui 40 mila abitanti di limite e per quanto riguarda il circondario empolese Val d’Elsa che però successivamente, farà proprio il testo approvato in Consiglio provinciale. “Per quanto riguarda il pagamento del contributo – ha spiegato l’assessore all’ambiente Luigi Nigi – abbiamo questa griglia: 10 euro per l’impianto termico inferiore a 35 chilowattora; 20 euro per l’impianto termico tra 35 e 116 chilowattora; 40 euro tra 116 e 350 chilowattora; 80 euro per l’impianto termico oltre i 350 chilowattora. Si procede, sostanzialmente, al raddoppio, avvicinandoci, per quanto possibile, ad un’intuizione che era venuta in Commissione di trovare una parametrazione un pochino più logica rispetto alla dimensione delle case e dei condomini; si è giunti dove si poteva perché avevamo a che fare con una serie di griglie anche regionali che non ci consentivano di muoverci con più libertà. Per quanto riguarda i controlli biennali, per i quali non sia pervenuto il rapporto di controllo tecnico: 80 euro per impianto termico inferiore a 35 chilowattora, 120 euro per impianto tra 35 e 116 chilowattora; 160 euro tra 116 e 350 chilowattora; 250 euro oltre 350 chilowattora”. Massai (AN) ha spiegato che: “Ci si aspettava una rimodulazione anche dell’altra parte delle tariffe. Una parte è stata accettata, la modulazione dall’altra non è stata accettata, ci dispiace perché avremmo avuto un regolamento che aveva una equità sostanziale da tutte e due le parti: sia per il contributo che viene versato ogni due anni dai cittadini per quanto riguarda quelle operazioni sia, per equità, anche per quei cittadini che non avendo fatto il modello e quindi non avendolo consegnato, sono sottoposti obbligatoriamente al controllo. Questo può provocare un ulteriore impegno burocratico ai cittadini”.