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TONDI (UDC) AL PD: “BASTA CHIACCHIERE, SI FACCIA IL CENTRO DI PERMANENZA TEMPORANEA
Presentata mozione in Consiglio provinciale

“Sul tema sicurezza è ora di finirla con i mezzi proclami ed i tesoretti trovati all’ultimo minuto”. Spiega Federico Tondi, consigliere provinciale UDC, presentando una mozione per la creazione di un Centro di Permanenza Temporanea anche in Provincia di Firenze. “Se ormai non fa più notizia l’inspiegabile silenzio del PdL anche su questo tema – aggiunge Tondi – ancora più inspiegabile appare la posizione del PD, diviso tra una sinistra che strizza l’occhio alle tesi della Sinistra Arcobaleno in tema di sicurezza ed una parte più moderata che, a meno a parole, dice di volere affrontare in maniera meno ideologica e più concreta questo tema. Ricordando le parole dell’ex Prefetto di Firenze, attuale parlamentare PD, On. Achille Serra, l’unico strumento che può aiutare l’azione delle forze dell’ordine nella lotta contro l’immigrazione clandestina è il Centro Permanenza Temporanea. Sempre più spesso la Polizia Municipale di Firenze e le Forze di Polizia, impegnate nei controlli di venditori abusivi di prodotti contraffatti peraltro spesso clandestini privi di mezzi di sostentamento, subiscono aggressioni fisiche ed anche la Provincia di Firenze dà il proprio contributo al controllo del territorio comunale specificamente nella zona del Duomo. La grande maggioranza dei cittadini si aspetta che un’istituzione importante come la Provincia di Firenze svolga il suo ruolo per garantire la legalità. E – conclude Tondi – si richiede al Presidente della Provincia, nel testo della mozione, di farsi carico dell’esigenza della realizzazione di un CPT nel territorio fiorentino al fine di non disperdere le energie profuse quotidianamente dalle forze dell’ordine in particolare contro l’immigrazione clandestina e di adoperarsi, secondo le indicazioni che la Prefettura di Firenze vorrà fornire, per la ricerca di un immobile sul territorio provinciale di Firenze atto a svolgere la funzione di CPT”.

Federico Tondi – Gruppo UDC

Di seguito il testo integrale della mozione:
Il sottoscritto consigliere provinciale
Considerato che:
• Il tema della sicurezza caratterizza sempre più il dibattito politico locale e nazionale;
• la cittadinanza mostra sempre più insofferenza rispetto a sacche di illegalità che quotidianamente si manifestano anche lungo le strade delle grandi città italiane e chiede alla politica risposte concrete per porre un argine al dilagare di questo fenomeno;
• insieme alle indispensabili politiche di inclusione sociale, di accoglienza e solidarietà verso immigrati che desiderano integrarsi operosamente nel tessuto sociale italiano occorrono misure volte a garantire la sicurezza sociale e l’effettivo rispetto delle leggi;
• sempre più spesso la Polizia Municipale di Firenze e le Forze di Polizia, impegnate nei controlli di venditori abusivi di prodotti contraffatti peraltro spesso clandestini privi di mezzi di sostentamento, subiscono aggressioni fisiche;
• anche la Provincia di Firenze dà il proprio contributo al controllo del territorio comunale specificamente nella zona del Duomo;
• l’impegno delle forze dell’ordine non è mai venuto meno anche mediante il fermo di soggetti che si rendono responsabili di atti di aggressione rispetto al contrasto di questi fenomeni ma che i provvedimenti legislativi nazionali non consentono di operare che un fermo di polizia che non può spingersi oltre le 48 ore dell’indagato per verificarne l’identità e la pericolosità sociale;
• questo stato di fatto comporta che nonostante l’impegno delle forze dell’ordine molti stranieri fermati vengano rimessi in libertà vanificando il lavoro fatto da Polizia e Carabinieri;
• i centri di permanenza temporanea (CPT) sono strutture istituite dall’articolo 12 della legge Turco-Napolitano (n° 40/1998), per tutti gli stranieri “sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera non immediatamente eseguibile”;
• i CPT hanno la funzione di consentire accertamenti sull’identità di persone in attesa di provvedimenti dell’autorità giudiziaria ivi compresa l’esplusione (trattenute in vista di una possibile espulsione, ovvero di trattenere persone in attesa di un’espulsione certa);
• sono uno strumento diffuso in tutta Europa in seguito all’adozione di una politica migratoria comune con gli accordi di Schengen del 1995;
• in Italia sono attivi CPT nei comuni di Bari, Bologna, Brindisi, Caltanissetta, Crotone, Gradisca d’Isonzo, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano, Modena, Ragusa, Roma, Torino e Trapani;
• in Toscana, nonostante ripetute richieste tra cui quelle avanzate dall’allora Prefetto di Firenze Achille Serra, non si è mai proceduto all’identificazione di una struttura atta a svolgere la funzione di CPT;
• i centri spesso si trovano in edifici appositamente convertiti che precedentemente erano caserme (come a Bologna), fabbriche dismesse (nel caso dei capannoni industriali di Agrigento), centri di accoglienza (il Regina Pacis di San Foca), ospizi (il Vulpitta di Trapani), ecc…;
• il territorio provinciale di Firenze è ricco di strutture non utilizzate da riconvertire e potenzialmente valide ad ospitare un CPT;

Tutto ciò premesso impegna il Presidente della Provincia

A farsi carico dell’esigenza della realizzazione di un CPT nel territorio fiorentino al fine di non disperdere le energie profuse quotidianamente dalle forze dell’ordine in particolare contro l’immigrazione clandestina e di adoperarsi, secondo le indicazioni che la Prefettura di Firenze vorrà fornire, per la ricerca di un immobile sul territorio provinciale di Firenze atto a svolgere la funzione di CPT.

Il Consigliere UDC
Federico Tondi

08/05/2008 16.42
Consiglio provinciale di Firenze - Gruppo UDC