ELECTROLUX: AVANTI CON L’INVESTIGAZIONE
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di PRC
Il Consiglio provinciale è tornato ad affrontare la vertenza Electrolux di Scandicci con una domanda d’attualità del gruppo PRC alla quale ha risposto l’assessore al lavoro Stefania Saccardi. “Non ci sono, in realtà, novità particolari, se non un incontro con l’Università di Firenze promosso dalla Fiom C.G.I.L., che ha illustrato all’azienda le proprie capacità di ricerca sui due fronti: uno sul risparmio energetico e l’altro per un restyling dei prodotti per renderli più appetibili, il tutto riferito alla tipologia di frigoriferi che vengono fatti nello stabilimento di Scandicci della Zanussi. L’Università di Firenze – ha aggiunto l’assessore Saccardi – ha chiarito correttamente che l’impegno e lo sforzo che stiamo facendo deve trovare un vincolo obbligato nella permanenza dell’attività produttiva allo stabilimento di Scandicci. Questo vincolo comporta anche il fatto che lo stabilimento di Scandicci sia dotato di tutta quella tecnologia necessaria per realizzare questo nuovo tipo di prodotto. Di certo, al momento attuale, c’è solo che l’investigazione iniziata vada avanti e, nell’ambito dell’investigazione, l’azienda sta esplorando tutte le possibilità, anche quella della reindustrializzazione dell’area mediante il reperimento di possibili acquirenti. Nel frattempo, l’agitazione sindacale va avanti: mercoledì 14 ci sarà uno sciopero che coinvolgerà l’intero gruppo ed il 22 è previsto un nuovo incontro nel quale forse ci saranno notizie più precise in merito all’esito dell’investigazione”. Per Calò: “Al di là dello sciopero del 14, l’investigazione dell’Università non toglie l’incubo della dismissione totale della fabbrica, sulla quale si continua a percepire l’elemento della forte instabilità, della precarietà e, soprattutto, della scarsa disponibilità della multinazionale ad interloquire ed a trovare una soluzione. Lo stesso sindacato ha rivolto un appello all’azienda affinché partecipi alle operazioni di investigazione e ciò vuol dire, comunque, riconversione di una parte della produzione”.