IL TRASFERIMENTO DELLE CERAMICHE BRUNELLESCHI SRL DA PONTASSIEVE A RIGNANO
L'assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d'attualità di PRC
Sul protocollo d’intesa per il trasferimento dell’azienda Ceramiche Brunelleschi srl dal Comune di Pontassieve al Comune di Rignano sull’Arno l’assessore al lavoro Stefania Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di PRC. “La Brunelleschi ha fatto un nuovo piano industriale che ha presentato a suo tempo ai sindacati ed alle istituzioni e che prevede una vera e propria rivoluzione nel concetto e nei prodotti dell’azienda che si collocherà nella fascia alta del mercato con una produzione di altissima qualità e di grandi ambizioni sfruttando sia le potenzialità del marchio, che è ancora molto attrattivo, sia quello dell’eccellenza della propria forza lavoro. Nell’incontro dell’11 aprile scorso, convocato dal sindaco di Pontassieve con le organizzazioni sindacali, siamo stati aggiornati dall’azienda sugli sviluppi intervenuti, sugli investimenti che sono stati fatti nel vecchio stabilimento per adeguarlo al nuovo piano industriale e sul nuovo target di produzione. Per quello che riguarda lo stato del nuovo stabilimento, il Consiglio comunale di Rignano ha già approvato la variante urbanistica necessaria ad ospitare la nuova fabbrica e l’azienda risulta avere già presentato i progetti necessari per la realizzazione. L’Amministrazione provinciale – ha concluso l’assessore Saccardi – è, in qualche modo, garante di tutta questa operazione che è e deve essere prima di tutto finalizzata alla salvaguardia di un’importante realtà produttiva del territorio e soprattutto alla tutela dei posti di lavoro”. Calò ha invitato: “Il vice Presidente della Provincia Barducci e l’assessore al lavoro Saccardi al Consiglio comunale aperto di Rignano sull’Arno del 31 maggio. Il protocollo che fu firmato il 5 febbraio 2007 prevedeva proprio il rilancio del settore legato alle ceramiche, il rilancio occupazionale e comunque il fatto che si rilanciava questo settore sia in Valdisieve che in Valdarno. Il gruppo Margheri dichiarò, nelle note a verbale del protocollo, di potere vedere mutata la vocazione dell’area dell’ex Montecchi dove insistono tre procedure fallimentari, un’iniziativa del Tribunale giudiziario e una vergognosa chiusura dell’azienda che ha mandato a casa 67 lavoratori. Su questo noi sappiamo che il sindacato più volte ha cercato di far chiarire al gruppo Margheri, e più che altro al Sindaco di Rignano, che non è merce di scambio l’area della Montecchi con il trasferimento dell’azienda dalle Sieci a Pontassieve a Salceto a Rignano e non vorrei che si fosse utilizzato il trasferimento di un’azienda per mettere le mani su un’area sulla quale proporre un outlet, pari a 70 mila metri quadrati di cemento, sulla quale insiste una procedura fallimentare. Mi sembra strano che un imprenditore come Margheri spenda in piani e progetti per avere l’area sapendo che poi l’Amministrazione comunale non rilascia l’autorizzazione e quindi vorrei che uscisse allo scoperto chi è che ha autorizzato o che ha speso qualche parola di troppo”.