LA MANCANZA D’ACQUA ALLA SIMS DI REGGELLO
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di PRC
Lo scorso 5 maggio è stato sospeso, per circa cinque ore, l’utilizzo dell’impianto idrico della SIMS di Reggello. L’assessore al lavoro Stefania Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di PRC. “La cosa era avvenuta già un’altra volta e la motivazione è molto semplice: sembra che, per un disguido, non sia stata pagata la bolletta. A seguito di una mobilitazione pressoché immediata dei lavoratori, l’impianto è stato riattivato quasi subito. Questo fatto, ovviamente, ha sollevato tutta una serie di preoccupazioni tra i lavoratori che diventano ancora più rilevanti se si aggiunge il fatto che il nuovo reparto doveva partire all’inizio dell’anno ma in realtà ancora non è stato attivato, I sindacati – ha aggiunto l’assessore Saccardi – hanno richiesto un incontro alla proprietà della SIMS per confrontarsi su tutte queste problematiche e anche sulla questione del contratto integrativo. L’azienda al momento non ha risposto”. Calò ha ricordato che: “La Sesta Commissione della Provincia è coinvolta nel tavolo istituzionale proposto dal Sindaco di Reggello sulle vicende della SIMS, una fabbrica collocata in un punto rilevante del sistema industriale reggellese che come sappiamo si occupa della produzione di componenti chimici per la realizzazione di medicinali. Quello che è accaduto è un fatto molto grave perché la mancanza di acqua ha messo in difficoltà gli addetti ai lavori, che tra l’altro in quelle ore stavano lavorando alla produzione, utilizzando prodotti chimici di natura farmaceutica. Vorremmo capire se il proprietario, una volta è disattento, spesso non c’è, molto spesso invece è latitante anche sul piano delle relazioni sindacali, sul piano degli investimenti e dell’attenzione, vorremmo capire se questo è un segnale. Io non lo voglio drammatizzare ma la protesta dei lavoratori è partita e questa vicenda si collega ad una serie di iniziative sulle quali continua a permanere un contrasto con i vertici aziendali. Tra l’altro, l’R.S.U. è in attesa, già da settimane, di volere comunque discutere con la dirigenza la piattaforma rivendicativa che all’interno dello stabilimento è già stata approvata. Non possiamo dire, rimaniamo in attesa: le istituzioni devono in questo contesto ritornare a fare la loro parte”.