ALTA VELOCITÀ: IL RISCHIO CHE FIRENZE RESTI FUORI NELLA TRATTA MILANO-ROMA
L’assessore Giglioli ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di Ermini (PD)
Il Consiglio provinciale ha affrontato la questione dell’Alta velocità ferroviaria con una domanda d’attualità del consigliere David Ermini (PD) alla quale ha risposto l’assessore ai trasporti e mobilità Maria Cristina Giglioli. “Sono due le coppie di treni ad alta velocità che, nella tratta Milano-Roma, non si fermano a Firenze, pur fermandosi a Bologna. Quelli che partono da Roma alle 6.25 e alle 18.02 e, da Milano alle 6.35 e alle 16.55. Due coppie di treni al giorno sui 20 che fanno la stessa tratta e che fermano invece anche a Firenze. Queste due coppie di treni – ha aggiunto l’assessore Giglioli – non si fermano per scelte commerciali di Trenitalia ma solo per velocizzare un po’ di più questa percorrenza. Una volta completati i lavori dell’alta velocità, credo che sarà tutto un po’ da ridefinire perché si va avanti con degli accordi sull’alta velocità molto vecchi per cui sarà tutto in qualche modo da ridiscutere e da ridefinire. Senz’altro, con la nuova stazione, forse anche con il sottoattraversamento, Firenze diventerà una stazione di passaggio, non più una stazione dove i treni si arrestano come accade ora a Santa Maria Novella: velocizzando quindi anche la fermata. Come Provincia siamo impegnati a far sì che Firenze sia sempre inserita al centro di questa importante opportunità, perché mi preme ribadire, anche in questa occasione, che il processo di modernizzazione e incremento delle infrastrutture lo consideriamo un elemento che determina nel merito lo sviluppo”. Per Ermini: “E’ importante che la Provincia sia nella partita. Il fatto che il 10% delle coppie di treni non fermi a Firenze può essere che non sia un granché sotto l’aspetto del servizio ma è un piccolo campanello di allarme perché vuol dire che in Trenitalia si pensa di non fermarsi a Firenze per varie ragioni: scelte commerciali, o per andare un po’ più veloci nella tratta Milano-Roma. Che Firenze possa rimanere fuori per una ragione di questo genere è un pericolo che c’è e c’è bisogno di stare attenti con i tempi nella realizzazione delle infrastrutture. Se le nostre infrastrutture non saranno pronte nel momento in cui l’alta velocità sarà tutta pronta, c’è il pericolo che Firenze possa essere declassata come Parma, Piacenza, Reggio Emilia o come una qualsiasi altra città media nella tratta Milano-Roma: questo non deve succedere”.