LA MODIFICA DEL PERIMETRO DEI CENTRI ABITATI DI BAGNO A RIPOLI
Approvata, dal Consiglio provinciale, delibera
Il Consiglio provinciale ha approvato, con 16 voti a favore, 6 contrari e tre astensioni la ratifica dell’accordo di pianificazione per la variante al piano strutturale del Comune di Bagno a Ripoli e contestuale variante al piano territoriale di coordinamento della Provincia di Firenze per la modifica del perimetro dei centri abitati. “Il presente accordo di pianificazione è diviso in due fasi – ha illustrato brevemente l’assessore all’urbanistica Luigi Nigi – e questa prima fase riguarda le UTOE di Grassina, Ponte a Ema, Vallina, Balatro, Rimaggio, Case S. Romolo e S. Donato, rimandando a una fase successiva l’approvazione delle UTOE di Villamagna, Osteria Nuova, Bagno a Ripoli, Antella e Capannuccia”. Per Ragazzo (Verdi): “La delibera è complessa. Nel 2004 è intervenuto anche il TAR per fare iniziare da zero il processo di piano strutturale nel Comune di Bagno a Ripoli per evidenti, e poi giudicate illegittime, procedure relative al piano strutturale. Noi rimaniamo ben attenti alla seconda fase che riguarda le frazioni più delicate. Questa prima fase ha visto un miglioramento ed il miglioramento lo esprimiamo con un voto di astensione. Certo è che c’è ancora da fare: ci sono state delle prese di posizione da parte del Comune di Bagno a Ripoli e si è smessa la strada di procedere per colpi di forza e si punta a ragionare tutti insieme; sono state accettate alcune osservazioni della Sovrintendenza, alcune osservazioni di cittadini e di associazioni e questo ci fa piacere: si spezza in due le fasi appunto per dare più tempo per la seconda fase che, per noi, è quella critica. Sono ancora aperti alcuni aspetti dello stesso Piano territoriale di coordinamento provinciale, come i programmi di paesaggio. Alcuni aspetti non sono ancora chiari ed espliciti relativamente all’urbanizzazione di aree fragili e per questo noi staremo molto attenti a questa seconda fase”. Anche per Lensi (FI): “Questo è un atto complesso, lungo, che ha preso il via moltissimo tempo fa e che è arrivato a questa fase di compromesso con lo stralcio tra la delibera delle aree interessate alla forestazione e, precisamente, alle aree di Villamagna e Osteria Nuova. La semplice eliminazione di questi due punti fa sì che la concertazione politica prenda il via e che quindi si risolva tutto ma si risolve il problema con un trucco. La costituzione e la perimetrazione in diminuzione delle aree di centro abitato non fa altro che mettere qualche ambiguità per future soluzioni anche nelle zone che sono state perimetrate come centri abitati. La costituzione dell’UTOE lascia una fascia libera, la fascia libera diventa territorio aperto, sappiamo che il territorio aperto può essere tranquillamente oggetto di variante. La Provincia si trova sempre nelle condizioni di dover accettare le soluzioni che sono poste e che vedono comunque come ultima tappa quella della modifica del Piano territoriale di coordinamento”.