CHIUSI I CANTIERI, ECCO LE NOVITÀ DELLA FI.PI.LI
Presentato il progetto per il raddoppio della carreggiata in alcuni tratti. Introdotto un meccanismo che produce energia dalle auto in transito. L’Università di Pisa studia la sperimentazione del limite a 110 km/h
Festa a Palazzo Medici con i dipendenti delle ditte che hanno lavorato sulla Firenze-Pisa-Livorno
“Sono finiti i lavori sul tratto fiorentino della Firenze-Pisa-Livorno perché avevamo preso l’impegno con i cittadini di liberare il tratto di Firenze entro l’estate 2008” Con queste parole il Presidente della Provincia di Firenze ha dato il via, questa mattina, alla festa che si è svolta a Palazzo Medici per la conclusione dei lavori sulla Fi.Pi.Li “E’ stata una scommessa, nessuno ci credeva ma noi siamo riusciti a finire i lavori prima del tempo. Non è poco, in tempi in cui vi sono opere pubbliche che non vengono terminate neanche nei tempi previsti”
“La Fi.Pi.Li – ha aggiunto Renzi - era una strada nata male e concepita ancora peggio. Rimettendo a posto questa arteria si è dato credibilità alle istituzioni. Un grazie particolare e profondo – ha aggiunto - va agli oltre 200 operai che giorno e notte hanno lavorato per la realizzazione di questa opera, la cui importanza è dimostrata dal fatto che nel tratto fra Scandicci e Firenze, nonostante i cantieri aperti, si sia rilevato il passaggio di circa 60 mila veicoli al giorno. Questo dimostra che la Fi.Pi.Li è una delle strade tra le più frequentate e insostituibili dell’intero territorio provinciale”.
Alla cerimonia per la conclusione dei lavori sul tratto fiorentino della Fi-Pi-Li. erano presenti gli amministratori della Provincia di Firenze e delle amministrazioni comunali che sono state interessate negli interventi (Empoli, Lastra a Signa, Scandicci, Montelupo), insieme alle forze dell’ordine e alle imprese che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera. Presenti anche i rappresentanti della Direzione Grandi Assi Viari della Provincia (che ha progettato e poi diretto i lavori sulla Fi.Pi.Li) e i dirigenti dell’Ati Global Service che gestisce la Sgc.
Durante la festa sono stati consegnati degli attestati a quanti hanno lavorato giorno e notte per la messa in sicurezza del “lotto 1” (i primi quindici chilometri della Fi.Pi.Li) sede degli ultimi cantieri del tratto fiorentino. A loro è stato consegnato anche un cappellino con la scritta “Quelli del lotto 1”. “Con questo gesto - ha detto l’ingegnere Giacomo Parenti, responsabili della infrastrutture della Provincia - vogliamo ringraziare tutti quegli operai che per molto tempo hanno ricevuto solo ingiurie e che oggi tutti noi dobbiamo ringraziare”
Il senso reale dei lavori compiuti sulla Firenze-Pisa-Livorno è stato messo in luce da due filmati che, mostrati contemporaneamente, hanno evidenziato lo stato in cui si trovava la Fi.Pi.Li nel 2003 quando fu presa in gestione dalla Provincia di Firenze e, contemporaneamente, come è cambiato lo stesso tratto a seguito dei lavori che si sono conclusi sabato scorso.
Un ulteriore cambiamento avverrà con il previsto raddoppio dei 7 chilometri della Fi.Pi.Li che vanno da Ginestra Fiorentina allo svincolo di Firenze Ovest. Delle immagini proiettate durante la festa a Palazzo Medici ha mostrato virtualmente come si presenterà la nuova carreggiata in direzione Firenze che sarà realizzata in affiancamento a quella già esistete. Il progetto prevede l’allargamento della sezione stradale dagli attuali 14,00 ml a circa 25,00 ml e la realizzazione di due gallerie, tra cui una “naturale” lunga 200 mt.
“Questi cantieri – ha precisato il Presidente Renzi – non procureranno alcun disagio agli utenti della Fi.Pi.Li proprio perché i lavori saranno effettuati all’esterno della carreggiata, in alcuni tratti anche lontano dalla sede attuale”.
“Nell’intervallo di tempo necessario per gli ulteriori lavori di adeguamento della Fi.Pi.Li – ha aggiunto Renzi – abbiamo già avviato lo studio per verificare se gli interventi di messa in sicurezza già eseguiti ci consentono l’innalzamento della velocità., anche in maniera sperimentale, nei tratti in cui sono già stati effettuati i lavori. Approfittando del fatto che la Provincia già collabora con le Università di Firenze e di Pisa per le questioni che riguardano la Fi.Pi.Li (rispettivamente hanno realizzato uno studio sul traffico/cantierizzazioni e uno su pavimentazioni/sottofondi) è stato chiesto al professor Massimo Losa dell’Università di Pisa uno studio sulla possibilità di innalzare la velocità sulla Fi.Pi.Li in modo tale che siano garantite le condizioni di sicurezza della circolazione”.
Nel corso del suo intervento il Presidente della Provincia ha annunciato anche l’introduzione sulla Fi.Pi.Li di un meccanismo particolare che permette di ricavare energia dalle auto che passano. “Questo è un progetto già approvato – ha detto – che non abbiamo voluto sottolineare prima, perché gli automobilisti costretti a stare in coda non l’avrebbero certo apprezzato”.
La sperimentazione, l’unica in Toscana, riguarda lo svincolo di Ginestra fiorentina, direzione Firenze, dove la Provincia di Firenze farà installare una speciale “pedana” sotto alla quale ci sono una serie di piccoli pistoni: il passaggio di un veicolo aziona un meccanismo che a sua volta mette in moto un sistema idro-elettrico.
FI-PI-LI, I NUMERI DEL RISANAMENTO
Il risanamento della Firenze-Pisa-Livorno, a più di trent’anni dalla costruzione, si era reso necessario a causa di problemi dovuti all’usura, ai difetti strutturali, alle differenti tecniche costruttive e, soprattutto, alle mutate esigenze del traffico. Sabato 24 maggio sono terminati gli interventi di risanamento della strada di grande comunicazione, nel tratto di competenza della Provincia di Firenze.
I lavori nell’ultimo tratto erano iniziati il 5 marzo 2007. Sono quindi durati poco più di un anno, per concludersi con anticipo sul programma di lavori alle pavimentazioni concordato con la Regione Toscana. Hanno contribuito alla realizzazione degli interventi in programma oltre 200 persone tra tecnici specializzati della Provincia e delle ditte esterne incaricate e le maestranze.
Il costo complessivo nel lotto 1 ha superato i 10 milioni di euro, con una forte riduzione dei costi dovuta all’uso di tecnologia innovativa.
Per il risanamento della pavimentazione sono stati impiegati oltre 20.000 mc di materiale preesistente stabilizzato a calce e cemento a cui si sono aggiunti più di 20.000 mc di bitume schiumato grazie al quale è stato possibile riciclare oltre il 70% del conglomerato bituminoso esistente. Per la stesura del manto stradale, infine, sono stati stesi oltre 250.000 mq di tappeto di usura del tipo drenante.
TECNICHE INNOVATIVE PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA
“Per la prima volta in Italia sono state utilizzate tecniche innovative su larga scala. In pratica è stato ricostruito tutto il sottofondo, stabilizzando i rilevati, mescolando calce e cemento all’argilla. Così è stato costituito uno strato solido di circa 40 centimetri. Poi è stato aggiunto un altro strato rigido di 25 centimetri di bitume schiumato, che deriva dalla macinazione del vecchio asfalto mescolato con acqua, bitume e cemento. In questo modo sono stati riutilizzati i vecchi materiali evitando un doppio danno ambientale: il deposito in discarica del vecchio bitume e il prelievo in cava dei nuovi materiali. E’ anche da sottolineare l’utilizzo di un materiale particolarmente innovativo, l’asfalto “tiepido”, che viene confezionato e messo in opera ad una temperatura notevolmente più bassa di quella degli asfalti tradizionali, con enormi benefici sul piano del risparmio energetico e delle immissioni di inquinanti in atmosfera. Questa sperimentazione sulla Fi-Pi-Li è stata anche presentata al World Road Congress di Parigi, il congresso mondiale del settore stradale, riscuotendo grande interesse.
RICICLAGGIO DEI MATERIALI PER RISPARMIARE E INQUINARE MENO
La tecnica impiegata per il rifacimento della Fi.Pi.Li consente il riciclaggio dei vecchi conglomerati con la cosiddetta metodologia del “bitume schiumato”, al quale associa l’uso di nuovi conglomerati “ecoefficienti”, studiati per ottimizzare i costi e le prestazioni riducendo le emissioni inquinanti sia in fase di posa che di esercizio. Le percentuali di abbattimento delle sostanze inquinanti sono state calcolate nel 40% per l’anidride carbonica, nel 50% per le polveri, nel 30% per l’energia impiegata per la posa, nel 100% per i fumi. Grazie alla stabilizzazione del sottofondo, completata con un tappeto di usura di tipo drenante, la nuova pavimentazione può assicurare una elevata sicurezza ed il superamento dei problemi che hanno afflitto in passato la Firenze-Pisa-Livorno, connessi alla presenza di acqua e alla scarsa aderenza della pavimentazione.
Controlli sulla sperimentazione sono stati effettuati nel Lotto 3 dai tecnici della Shell Spa e del Centro di ricerche sulle pavimentazioni stradali dell'università di Nottingham (NCPE), istituto di fama mondiale nell'ambito della ricerca in campo stradale. Sul tratto empolese della Fi.Pi.Li hanno operato il professor Andrew Collop, direttore del NCPE, e il professor Massimo Losa dell'Università di Pisa, che ha coordinato le attività di prova e di controllo delle lavorazioni.
Inoltre, l’utilizzo di tecnologie complesse in loco hanno permesso di evitare emissioni da traffico in ambiente contenendo il numero dei viaggi di trasporto e riporto del materiale complessivamente trattato.
RIDOTTO IL RUMORE, AUMENTATA LA SICUREZZA
Sulla Firenze-Pisa-Livorno è stato impiegato asfalto drenante fonoassorbente. Tale tipo di asfalto, riduce le emissioni acustiche da un minimo di 3 fino a 5 decibel ed ha un basso impatto ambientale. Un vantaggio evidente soprattutto per coloro che abitano nell’area metropolitana interessata dalla Fi.Pi.Li, come ad esempio nell’area di Scandicci.
Inoltre questo tipo di asfalto garantisce maggiore sicurezza poiché, riducendo la formazione di nebbia d’acqua sollevata dai veicoli in transito, migliora notevolmente la visibilità, sia di giorno che di notte.
Il sottofondo stradale è stato rigenerato con una miscela di legante in grado di sopportare anche i carichi più elevati.
Le lavorazioni alle barriere spartitraffico, la cui sostituzione si è resa necessaria per adeguarle alle normative vigenti e migliorare gli standard di sicurezza, hanno permesso il miglioramento della sicurezza stradale mediante riduzione del rischio di incidenti legati alle condizioni della strada.
La barriera spartitraffico installata è del tipo “new-jersey” ed è costituita da elementi prefabbricati in calcestruzzo, armati con barre di acciaio e, nella parte superiore, è completa di manicotti di giunzione. Caratteristica saliente di queste nuove barriere è la loro forma, detta “redirettiva”, in grado di evitare il salto di carreggiata dei veicoli in caso di urto e di reindirizzarli nella corsia di sorpasso. Grazie alla maggiore altezza, questo tipo di barriera è anche in grado di evitare il ribaltamento dei veicoli pesanti in caso d’urto e quindi l’invasione della carreggiata opposta.
Questo tipo di dispositivi viene testato con le prove di crash (in pratica, dei finti incidenti) eseguiti dal Ministero delle Infrastrutture.