VICE PRESIDENTE ANDREA BARDUCCI REPLICA AD AN: “DICHIARAZIONI SUI CPT IN PIENA SINTONIA CON IL DOCUMENTO APPROVATO DAL CONSIGLIO PROVINCIALE”
Capogruppo PD Riccardo Gori: “Abbiamo ribadito un no ai CPT come centri di detenzione ed un sì ai CPT come previsti dalla legge Turco–Napolitano”
Il Vice Presidente della Provincia e Segretario metropolitano del Partito Democratico Andrea Barducci replica a quanto affermato dai consiglieri provinciali di Alleanza Nazionale ribadendo che le dichiarazioni riportate dagli organi di stampa sono in piena sintonia con il documento approvato dal Consiglio provinciale. Il testo integrale, infatti, premette: “Che i centri di permanenza temporanea (CPT) sono strutture istituite dall’art. 12 della Legge Turco–Napolitano (n. 40/1998), per tutti gli stranieri “sottoposti a provvedimento di espulsione e/o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera non immediatamente eseguibile”; che i CPT hanno funzioni di consentire accertamento sull’identità di persone in attesa di provvedimento dell’autorità giudiziaria ivi compresa l’espulsione (trattenuta in vista di una possibile espulsione, ovvero di trattenere persone in attesa di un’espulsione certa). Che sono strumenti diffusi in tutta Europa in seguito all’adozione di una politica migratoria comune con gli accordi di Schengen del 1995; che in Italia sono attivi nei Comuni di Bari, Bologna, Brindisi etc…; che le esperienze di tali CPT hanno spesso determinato condizioni di invivibilità per gli stranieri ivi ospitati con problemi di sovraffollamento, di igiene e di forte isolamento; che dunque occorre ripensare la struttura e l’organizzazione di tali centri come condizione per le loro ulteriore diffusione; che da alcune dichiarazioni del Ministro dell’Interno dell’attuale governo sarebbe imminente un provvedimento che introdurrebbe il reato di clandestinità con il conseguente utilizzo dei CPT in centri di detenzione vera e propria. Il Consiglio provinciale chiede al Governo di chiarire ruolo e funzione che i CPT devono assumere, subordinando a questo ogni decisione di competenza della Provincia in merito alla realizzazione e alla conseguente localizzazione di un tale Centro nella nostra realtà territoriale”.
Il capogruppo del PD Riccardo Gori è perentorio: “Abbiamo ribadito un no ai CPT come centri di detenzione ed un sì ai CPT così come previsti dalla legge Turco–Napolitano. C’è stata, infatti, un’evoluzione negativa dei CPT – aggiunge Gori – che sono sempre più luoghi di detenzione e che rimarranno tali se sono vere le dichiarazioni, che arrivano da esponenti del Governo, che prefigurano il riconoscimento del reato di clandestinità”.