LE TROTE DI FIRENZE ‘SBARCANO’ IN EUROPA
L’impianto provinciale di Tosi riconosciuto indenne da patologie
L’impianto gestito dalla Provincia di Firenze (Direzione agricoltura, caccia, pesca e risorse naturali) per il ripopolamento dei corsi d’acqua provinciali, ai piedi della Foresta di Vallombrosa presso l’abitato di Tosi (Reggello), ha ottenuto il riconoscimento della Comunità Europea come allevamento indenne da patologie virali che colpiscono le popolazioni di salmonidi (Decisione 2008/427/CE). Questo riconoscimento consentirà a tutti gli effetti di poter destinare la produzione dell’impianto ai corsi d’acqua pubblici, mentre finora l’attività era consentita esclusivamente in regime di deroga. Questa forma di accreditamento sanitario, pone l’impianto ittiogenico provinciale di Tosi su un livello di assoluta eccellenza nel panorama nazionale, dove poche sono le strutture gestite da enti pubblici rispondenti alle severe normative comunitarie.
L’attività gestionale dell’impianto, che vede il coinvolgimento diretto delle associazioni piscatorie provinciali ed il contributo scientifico del Dipartimento di Scienze zootecniche dell’Università di Firenze, grazie al riconoscimento comunitario potrà entrare nella sua fase di piena maturità, con la ricerca di valori di eccellenza sia sotto il profilo sanitario che qualitativo.
L’attività gestionale operata dall’amministrazione provinciale, svincolandosi da logiche produttive di mercato, punta infatti con decisione alla ricerca di un recupero del patrimonio di biodiversità genetica e popolazionistica delle nostre acque, mediante la produzione di materiale da ripopolamento appartenente alle specie più caratteristiche e rappresentative dei nostri torrenti: la trota fario ed il gambero di fiume.
Le trote fario, prodotte a partire da un parco riproduttori di ceppo autoctono appenninico accuratamente selezionato negli anni, insieme ai gamberi presenti in impianto provenienti dai torrenti di Vallombrosa, forniranno annualmente un patrimonio faunistico di inestimabile valore che i tecnici della provincia e le associazioni di pescatori reintrodurranno nell’ambiente naturale recuperandone i valori di biodiversità e di integrità naturalistica.