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L’ALLARME MOSCA OLEARIA
L’assessore Roselli ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Lensi e Comucci (FI)

Gli allarmi per gli attacchi della mosca olearia sono stati al centro di una domanda d’attualità di Lensi e Comucci (FI) alla quale ha risposto l’assessore all’agricoltura Pietro Roselli. “Cerchiamo di normalizzare lo stato di apprensione perché, è vero che la vicenda dell’anno scorso porta tutti i produttori a una fibrillazione ed una straordinaria preoccupazione per un’annata come quest’anno, che, al momento, si presenta buona, per non dire eccezionale per la bella fioritura e la legagione che hanno avuto i nostri ulivi, per la stagione piovosa che c’è stata nel mese di maggio e quindi la bella ricchezza delle piante ma non bisogna farsi prendere troppo da questa grande straordinaria preoccupazione perché il fenomeno, in ogni caso, si svilupperà quando le olive sono già formate, non dico mature, ma discretamente complete. C’è la giusta attenzione al fenomeno ma le previsioni stagionali auspicano un agosto normale. L’anno scorso, invece, il fenomeno fu derivato dall’abbassamento di temperatura agli inizi di agosto che favorì le condizioni ideali per lo sviluppo delle larve, invece l’antidoto più normale è quello climatico: se nel mese di agosto avremo una stagione ordinaria, vale a dire una normale temperatura alta, tra 27 e 30 gradi per almeno tre giorni continui le larve seccano e quindi il fenomeno torna nell’ordinario. La Provincia, con l’Arsia e le associazioni di categoria sta già divulgando tra le imprese olivicoltrici della nostro territorio una serie di informazioni per mantenere, comunque, un normale stato di allerta”. Per Lensi: “E’ giusto non dare voce allo stato di apprensione, però è stato proprio il fenomeno dell’anno scorso che ci ha portato a presentare questa domanda. Anche l’anno scorso presentammo una domanda analoga e poi accadde quello che accadde cioè ci fu il fenomeno della mosca olearia e le imprese olivicoltrici si trovarono in difficoltà quando ci fu il momento della raccolta. Da quel che ho capito la pianificazione e l’organizzazione per quanto riguarda la prevenzione quest’anno è stata fatta e ciò mi conforta. Ricordiamoci che questo è forse il principale settore di produzione e di immagine del territorio fiorentino: l’olio d’oliva DOP di qualità deve far parte di un’operazione di marketing dove la situazione di allerta deve essere sempre presente. E così anche sul vino e su altri prodotti tipici”.

28/06/2008 15.42
Provincia di Firenze