APPROVATA MOZIONE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI E LA SCHEDATURA DEI CITTADINI ROM
Dal Consiglio provinciale
Approvata una seconda mozione di Campi (SD), Targetti, Verdi e Calò (PRC), Marconcini e Lazzerini (PDCI), Ragazzo (Verdi) e Gori (PD), con 19 sì e 2 no, contro le discriminazioni e la schedatura dei cittadini rom. “La mozione – ha spiegato Gloria Campi – è nata anche al seguito del Meeting della Regione Toscana a San Rossore e, proprio quest’anno, ricorrono i 70 anni da quando il Governo di Mussolini varò le legge razziali, che furono firmate dal Re Vittorio Emanuele III proprio a San Rossore. Sono passati 70 anni ma purtroppo tira un’aria molto brutta nel nostro Paese. C’è un clima di intolleranza e di razzismo mentre il Governo Berlusconi ha lanciato la campagna contro il popolo rom ed i suoi bambini. A San Rossore è stato presentato un manifesto antirazzista in cui si smonta l’architettura tanto accurata quanto infame che fu opposta dal regime fascista a sostegno del razzismo e dell’antisemitismo italiano. La mozione esprime netto dissenso nei confronti di un eventuale provvedimento del Governo di schedatura-censimento dei cittadini rom, considerandolo una grave discriminazione su base etnica, incompatibile con la nostra Costituzione, e della proclamazione, allo stato attuale del tutto ingiustificata, dello stato di emergenza in tutto il territorio nazionale”. Per Bevilacqua (FI): “La mozione risente di quelle che sono un po’ state le logiche che la sinistra ha sempre portato avanti sul tema dell’immigrazione. Così come per quanto riguarda i rapporti con il popolo rom che vive nel territorio della nostra Nazione. Quello che è il provvedimento del Governo è un provvedimento che viene emanato non per andare a contrastare la presenza del popolo rom in Italia ma per vedere di aiutare i piccoli rom che vivono con queste comunità e che purtroppo non vengono portati o non possono frequentare le scuole, sfuggono al controllo dell’amministrazione pubblica e non frequentando le scuole poi non possono fare altro che arrivare a delinquere. Crediamo che questa sia un’operazione di alta strategia sociale. Siamo di fronte ad una legge che pone le amministrazioni pubbliche nella possibilità di essere più presenti nelle condizioni di disagio”. Per Gori (PD), infine: “Il Governo Berlusconi ha preparato la sua strategia sulla sicurezza perché vuole distogliere l’attenzione su quello che sarà il problema sempre più emergente e urgente e che coinvolgerà una grossa fetta di popolazione italiana sul problema dei salari e del potere di acquisto, cioè la situazione economica, reale delle famiglie. Di fronte alle crisi, soprattutto economiche, la destra agita gli spettri di altre questioni. E quella razzista, quella xenofoba, quella legata a problemi reali, che nessuno nega, è una tentazione che la destra ha sempre avuto. L’appuntamento col Governo Berlusconi è quando la luna di miele sulle questione economiche sarà finita, le famiglie si saranno dimenticati dell’effetto ICI e graverà sulle loro spalle la questione economica con un problema sicurezza sbraitato, gestito in questo modo, e che poi non porterà a soluzioni concrete”.