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LA SITUAZIONE DEL CPM POSTE DI FIRENZE
Approvata mozione della VI Commissione consiliare dal Consiglio provinciale

Con 17 sì e due no il Consiglio provinciale ha approvato la mozione della VI Commissione consiliare in merito alla situazione del Cpm Poste di Firenze. “Una mozione – ha spiegato il Presidente della Commissione Calò – nata per un conflitto nato alle Poste di Firenze con sciopero per difendere i diritti e le prerogative dei lavoratori e lavoratrici e che richiama ad una maggiore attenzione, da parte delle istituzioni, attorno ai processi di forte sfruttamento alle Poste. Nonostante lo sciopero l’azienda continua ad adottare una linea di non incontro, mentre si inaspriscono le condizioni all’interno del luogo di lavoro in crisi per un inasprimento della flessibilità e dei ritmi degli orari di lavoro. La mozione chiede un impegno affinché la Giunta si attivi, nel contesto delle proprie competenze, affinché siano ristabilite le corrette relazioni sindacali tra le parti e siano intraprese tute le iniziative possibili tese a risolvere l’attuale situazione”. Per Lensi (FI): “E’ giusta una normale ripresa di quelle che sono le relazione sindacali. Tanto è vero che sono venute le rappresentanze sindacali in audizione e ci hanno illustrato in maniera puntuale anche quelle che sono i punti della vertenza. Certo che oggi, ed è un po’ su tutti i giornali, stiamo assistendo a un dibattito molto forte e molto preciso su quelli che sono i temi dell’economia e del pubblico impiego. I rappresentanti sindacali ci parlarono anche di un fatto importante e non secondario che era quello dell’apertura di un altro Cpm a Pisa ed anche questo rientrava nella vertenza. I lavoratori chiedevano il rispetto alla territorialità, in modo da non creare squilibri occupazionali. Preme ricordare che sono ancora in corso vertenze alle Poste per circa 23 mila cause, tutte dovute a quando, negli anni ’90, ci furono quelle assunzioni con contratti a termine a causa di malattie e ferie di alcuni impiegati delle Poste. La manovra economica del Governo in carica tratta anche tutti gli aspetti, sia del pubblico impiego che privato, ed i 23 mila casi di riassunzione o di reintegro che, invece, ora il Giudice può cambiare disponendo di versare da una a sei mensilità per quei dipendenti che hanno fatto causa. Dobbiamo fare anche un salto avanti e guardare con una prospettiva di fiducia a quelli che saranno i provvedimenti presi nel decreto Brunetta che condividiamo e che sono una risposta adeguata a quella che è la ripresa in autunno, quando la sicurezza verrà meno e verranno i problemi del salario”.

29/07/2008 15.47
Provincia di Firenze