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MOSCA DELL'OLIVO, L'ASSESSORE PROVINCIALE ROSELLI SMORZA I TONI: ATTENZIONE SI', MA NON ALLARMISMO

Non c'è nessun automatismo tra condizioni climatiche favorevoli e attacchi del parassita. Creare falsi timori può indurre ad un uso indiscriminato di antiparassitari negli oliveti

"Il fatto che le condizioni climatiche possano essere favorevoli ad eventuali attacchi del parassita dell'olivo, non vuol dire, automaticamente, che negli oliveti si riscontreranno le infestazioni". Pietro Roselli, assessore provinciale all'Agricoltura, commenta così i recenti comunicati che hanno suscitato non poco allarme tra gli agricoltori fiorentini.
"Non giova a nessuno, specialmente dopo la bruciante esperienza dello scorso anno, creare falsi timori che possono poi tradursi in un ricorso indiscriminato agli antiparassitari - avverte Roselli - I trattamenti contro i parassiti sono giustificati solo quando c'è un'effettiva necessità, che al momento non risulta. Mai vanno usati in modo preventivo, o peggio ancora a calendario, ma solo al raggiungimento di precise soglie, valutate con un costante monitoraggio sul campo".
"In particolare - aggiunge lAssessore provinciale - per la mosca olearia, non bastano le sole condizioni meteo a far scattare l'allarme: occorre controllare i frutti e verificare che effettivamente nel campione di olive prelevato vi siano le uova e/o le larve vive, cominciando proprio dalle coltivazioni pi sensibili, come il Leccino ed il Morchiaio."
"I sistemi di monitoraggio a disposizione degli agricoltori sono oggi ormai attendibili e tecnologicamente avanzati, anche grazie all'installazione di specifiche trappole a ferormoni (con il richiamo odoroso, chimicamente riprodotto, si riescono a catturare gli insetti adulti). E quindi possibile sapere, con un buon grado di precisione, se l'insetto presente o meno nell'oliveto."
"Trattamenti chimici fatti fuori tempo, ricorda la Provincia, oltre a creare problemi all'ambiente (e rafforzare i bilanci delle multinazionali della chimica), finiscono paradossalmente per favorire lo stesso parassita, avvantaggiando quegli eventuali ceppi, che sono geneticamente resistenti alle molecole".
L'invito alle aziende fiorentine dunque di mantenere alta lattenzione conclude Pietro Roselli - e per tutto il periodo di maturazione dei frutti, ma senza per abbandonarsi a psicosi estemporanee. In caso in caso di dubbio o di richiesta di assistenza bene rivolgersi ai tecnici dellArsia, dei Consorzi di tutela, delle Associazioni di produttori, che seguono costantemente levoluzione del parassita.
L'Assessorato provinciale allAgricoltura ricorda infine che per luso di molti dei fitofarmaci impiegati dagli olivicoltori contro la mosca, occorre uno specifico patentino che viene rilasciato, proprio dalla Provincia, dopo accurati corsi nei quali vengono spiegati i criteri della lotta guidata.

22/08/2008 12.58
Provincia di Firenze