LO SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE PER L’AMPLIAMENTO DELLE STRUTTURE PER I RIFIUTI DIFFERENZIATI
L’assessore Nigi ha risposto ad un’interrogazione di Alleanza Nazionale
L’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto, per iscritto, ad un’interrogazione dei consiglieri provinciali di Alleanza Nazionale Piergiuseppe Massai, Nicola Nascosti e Guido Sensi viste le richieste avanzate dall’azienda Revet di Pontedera che ha invitato il Presidente della Regione Claudio Martini, i Presidenti delle Province ed i sindaci toscani ad intervenire con procedure “contingibili ed urgenti” (in base al dlgs152/06) per ‘abbreviare’ gli iter amministrativi previsti dalla stessa normativa per l’ampliamento degli impianti per il trattamento dei rifiuti, in modo tale da poter gestire la mole di multimateriale raccolto dall’inizio del 2008.
Per l’assessore Nigi: “Si conferma che la situazione degli impianti per il trattamento e il recupero dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata è stata affrontata della Regione e delle province toscane. La verifica ha rilevato una contingente inadeguatezza degli impianti a fronte dell’aumento più marcato della raccolta differenziata che si sta verificando da alcuni mesi, aumento per altro ampiamente previsto nelle misure da tempo definite con la pianificazione.
In conseguenza è stato chiesto alle province, competenti per le procedure autorizzatorie di impianti, di intervenire per favorire il ripristino di una condizione di normalità nel più breve tempo, condizione che la quantità di materiali presso gli impianti, fino alle campane che in alcune zone sono rimaste colme per un po’ più di tempo, cominciava invece a presentarsi critica. Nel caso degli impianti sul territorio della Provincia di Firenze le autorizzazioni in essere per i siti di San Donnino e Le Sibille già consentivano aumenti di stoccaggi e depositi temporanei. Non era così per l’impianto di Case Passerini per il quale è stata aggiornata l’Autorizzazione Integrata Ambientale in favore di Quadrifoglio Spa, con Atto dirigenziale 28.07.2008, n. 2989, prevedendo una capacità superiore di messa in riserva di rifiuti destinati al recupero. Per rispondere a quanto si richiede specificamente nell’interrogazione, non è stato necessario che alcuna autorità intervenisse con provvedimenti contingibili ed urgenti, ma – come detto – sono state apportate modifiche ordinarie ad una autorizzazione, peraltro richieste con regolare istanza dal titolare. Naturalmente siamo consapevoli che non basta aver adeguato gli impianti della Provincia di Firenze, che anzi i principali impianti di gestione delle raccolte, gestite su base regionale, sono altri come lo stabilimento Revet di Pontedera. Riteniamo obbligatorio che, a partire dalle aziende, si intensifichino tutti i sistemi di cernita, le lavorazioni e le convenzioni affinché quanto proviene dalla raccolta differenziata possa essere accolto e avviato alla filiera del riciclaggio, possibilmente corta e ampiamente compatibile. Allo stesso tempo, anche perché alla lunga tale attivazione non potrà bastare, si dovranno accelerare i percorsi preventivi in grado di portare a ridurre la produzione di rifiuti”.