PRESIDIO DI VERDI ED ASSOCIAZIONI CONTRO LA CACCIA
“La Provincia è schierata a favore dei cacciatori”
Stamani dalle 12,30 si è tenuto un presidio sotto la Provincia di Firenze contro la caccia. Verdi, WWF, Legambiente Firenze, CEDA, OIPA, Unione Amici del Cane e del Gatto, LAV si sono dati appuntamento per protestare contro l’attività venatoria che inizierà il 21 settembre, esponendo bandiere, volantini, e un grande striscione con su scritto “CACCIA: VERGOGNA”. E’ noto ormai da tempo che l’Amministrazione Provinciale è schierata senza pudore a favore dei cacciatori che rappresentano un bacino di voti rilevante poiché i tesserini venatori nella nostra provincia sono più di 20mila. Questo comportamento dell’Amministrazione Provinciale da partigiano della caccia è deleterio non solo per la fauna e gli equilibri ecologici, ma anche perché ha conseguenze economiche negative per tutti i cittadini: nell’ultimo anno maggiori autonomie e finanziamenti sono stati dati dalla Provincia agli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia), maggior libertà è stata concessa ai cacciatori nelle modalità di registrazione del cacciato per gli ungulati (si può registrare fino a quarantotto ore dopo), è stato reso possibile l’utilizzo dei cani per la caccia “alla tana”. Inoltre sono state confermate già nella pre-apertura (1 e 7 settembre) le specie del merlo, colombaccio, tortora e storno, creando ingenti danni all’equilibrio ecologico, poiché nelle pre-aperture si vanno a colpire individui giovani, quindi mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa della specie. Da sempre chiediamo misure ben più restrittive per l’attività venatoria complessiva e che venga introdotto il metodo della sterilizzazione per controllare la quantità degli animali e soltanto grazie alla presenza dei Verdi nell’ultimo Governo che oggi gli acquatici sono esclusi dalla caccia durante la pre-apertura nella ZPS (Zone di Protezione Speciale) come il Padule di Fucecchio e gli Stagni della Piana fiorentina. L’Amministrazione dovrebbe dare segnali di senso opposto nei confronti dell’attività venatoria poiché sappiamo bene che la caccia comporta non soltanto sofferenze e morte di esseri viventi ma anche un aumento del numero di bocconi avvelenati, pericolosi per l’uomo e per l’ambiente, un incremento del giro d’affari delle industrie delle armi, la violazione della proprietà privata da parte di cacciatori ed infine ferimenti e morti di cacciatori e cittadini stessi che si trovano nelle vicinanze dell’attività venatoria.
Luca Ragazzo, capogruppo Verdi per l’Arcobaleno
Provincia di Firenze
Tommaso Grassi e Annalisa Pratesi
Portavoce Provinciali dei Verdi di Firenze