L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI PORTIERATO IN PROVINCIA
L’assessore Lepri ha risposto, in Consiglio, ad un’interrogazione di PRC
L’assessore al bilancio e personale Tiziano Lepri ha risposto, in Consiglio provinciale, ad un’interrogazione di PRC sull’organizzazione dei servizi di portierato presso la sede centrale della Provincia. “In ciascuna portineria è presente un solo operatore che può essere sostituito nel corso della giornata essendo alcune portinerie aperte per oltre 8 ore. Nessun operatore presente in portineria è dipendente della Provincia – ha precisato l’assessore Lepri – ma sono dipendenti della società Manitalidea Spa, associata del raggruppamento Siram. Il personale è distribuito direttamente dalla ditta in base alle presenze e alle assenze degli stessi comunque, l’indirizzo dell’amministrazione è stato quello di cercare di mantenere gli stessi operatori nella medesima portineria. Al momento non sono previste modifiche all’attuazione dell’organizzazione. Quanto all’asilo nido, si sta valutando l’apertura in maniera autonoma, senza il coinvolgimento delle portinerie. Il servizio sarà garantito senza il coinvolgimento delle portinerie”. Per Targetti: “Questo è un palazzo pubblico che svolge delle funzioni non solo perché ci veniamo come Consiglieri ma anche perché è aperto al pubblico per quanto riguarda gli uffici e credo che sia importante che i servizi, che di fatto sono stati esternalizzati, attraverso il facility management, non solo siano ben monitorati ma rispettino l’esigenza di un accesso il più ampio possibile al palazzo. Questo servizio è stato, nei fatti, esternalizzato e noi, di questo, non siamo entusiasti, anzi siamo piuttosto critici. Adesso che è stato aperto l’asilo nido, e confermo la mia posizione assolutamente critica verso questa scelta, c’è la necessità di rispettare la funzione del palazzo e l’attività di portierato, sia di accesso che di uscita. Credo che anche nella gestione di questi servizi, ma anche di tutto ciò che concerne gli accessori di questi servizi, occorra maggiore cura”.