LO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELLA SANITÀ PRIVATA
L’assessore Saccardi ha risposto ad una domanda di PRC
Sullo sciopero dei lavoratori della sanità privata l’assessore al lavoro Stefania Saccardi ha risposto, in consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di PRC. “I lavoratori coinvolti sono circa 150 mila in tutta Italia: si tratta di infermieri, ostetriche, fisioterapisti, tecnici sanitari, operatori sociosanitari, amministrativi e tecnici, che scioperano perché il contratto nazionale è scaduto da quasi 3 anni, 32 mesi per l’esattezza. Mentre quello della sanità pubblica è stato rinnovato di recente. In Provincia di Firenze – ha aggiunto l’assessore Saccardi – il settore è quasi tutto in convenzione con il pubblico ed ha circa duemila addetti, suddivisi tra 14 case di cura private, la fondazione Don Gnocchi e i vari centri di riabilitazione. Il tavolo di confronto tra le parti interessate non si è ancora aperto. La situazione appare abbastanza complessa. Nell’immediato non sembrano per altro esserci spiragli per l’avvio della trattativa, soprattutto l’associazione delle case di AIOP si è irrigata presentando una richiesta affinché i costi contrattuali gravino interamente sulle Regioni. Attualmente infatti i costi gravano solo in parte sulle amministrazioni regionali, che si occupano appunto del rimborso delle prestazioni, comprensivo del costo del lavoro. Nel denunciare la situazione di stallo, e la strumentalizzazione da parte dei datori di lavoro e del contratto nazionale di lavoro come arma di ricatto verso le Regioni, i sindacati indicano anche il rischio di un peggioramento delle prestazioni erogate ai pazienti. E chiedono alle Regioni di verificare e monitorare puntualmente la qualità dei servizi e la valorizzazione e la crescita professionale dei lavoratori, che è quello naturalmente l’aspetto che più deve interessarci. La Provincia non è stata interessata della vicenda e valuteremo nei prossimi giorni se intervenire e come”. Per Calò: “Si è creata una miscela esplosiva dal Governo di Centrodestra che non promuove i rinnovi contrattuali, con la provocazione fatta da alcune associazioni datoriali e questo sta provocando la giusta reazione delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori, ma anche delle Istituzioni. Voglio ricordare la presa di posizione dell’assessore regionale alla sanità Rossi che di fronte all’apertura di un conflitto nazionale ha ricordato la peculiarità del servizio sanitario regionale. Come Provincia, ma anche come Consiglio, dovremmo seguire il momento drammatico della vita del paese, perché non c’è solamente la vicenda o la vertenza dell’Alitalia. Sono centinaia i rinnovi contrattuali ai quali il Governo di Centrodestra non sta assolutamente dando nessun tipo di risposta. E c’è l’acuirsi di una difficoltà, non solo delle famiglie ma degli stessi lavoratori”.