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VERDI: LA SORVEGLIANZA E I CONTROLLI SUL RISPETTO DELLE NORME A TUTELA DELLA PUBBLICA INCOLUMITÀ NELLO SVOLGIMENTO DELLA ATTIVITÀ VENATORIA
Presentata domanda d’attualità

Il Capogruppo dei Verdi in consiglio provinciale Luca Ragazzo, preso atto che durante ogni stagione di caccia si registrano casi di tensioni e disturbo a danno di cittadini, connessi allo svolgimento della attività venatoria; considerato che anche quest’anno già in occasione della apertura della caccia, la stampa locale ha riferito la notizia del comportamento, riportato da testimoni, di cacciatori nella zona delle Caldine che avrebbero preso a male parole una signora, colpevole soltanto di aver chiesto il rispetto della legge e della giusta distanza da tenere dalle abitazioni. Richiamata la Legge 11 febbraio 1992, N. 157 che detta “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, che all’art. 21 espressamente prevede: il divieto di esercizio venatorio nelle zone comprese nel raggio di cento metri da immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro e a distanza inferiore a cinquanta metri da vie di comunicazione ferroviaria e da strade carrozzabili; il divieto di sparare da distanza inferiore a centocinquanta metri con uso di fucile da caccia con canna ad anima liscia, o da distanza corrispondente a meno di una volta e mezza la gittata massima in caso di uso di altre armi, in direzione di immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro; di vie di comunicazione ferroviaria e di strade carrozzabili, oltre che di recinti ed altre aree delimitate destinate al ricovero ed all'alimentazione del bestiame nel periodo di utilizzazione agro-silvopastorale; ha presentato una domanda d’attualità dove si interroga l’Amministrazione Provinciale per sapere:
Quali iniziative intenda assumere affinché tramite la Polizia Provinciale vengano intensificati la sorveglianza ed i controlli sul rispetto delle normative finalizzate alla tutela della pubblica incolumità durante nello svolgimento dell’attività venatoria;
se ritenga opportuno intervenire in proposito anche presso le Associazioni Venatorie affinché, in via preventiva, si attivino presso i propri associati al fine di richiamarli al puntuale rispetto della normativa, dissuadendoli altresì dal tenere atteggiamenti offensivi o minacciosi nei confronti dei cittadini che lamentino il mancato rispetto di tali norme.

Il Capogruppo Verdi per l’Arcobaleno
Luca Ragazzo

26/09/2008 13.12
Consiglio provinciale di Firenze - Gruppo Verdi