FIRENZE, “UNA CITTA’ ORIENTALE”: COME RISCOPRIRLA
Il Centro studi sulle arti e le culture dell’Oriente riscopre un patrimonio. Nel pomeriggio convegno nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi
L’Oriente e l’orientalismo a Firenze. L’assessore provinciale Stefania Saccardi, il Preside dell’Università internazionale dell’Arte Francesco Gurrieri, e il Preside del Centro studi sull’Arte e le culture dell’Oriente Franco Cardini, hanno presentato stamani in Palazzo Medici Riccardi l’attività del Centro studi, illustrando “una pagina di storia delle città e delle cultura identitaria europea”, a cui ha fatto seguito una conversazione sul tema ‘Firenze e l’Oriente’, nel pomeriggio, nella Sala Luca Giordano, a cui ha preso parte anche il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi. Il Centro studi sulle arti e le culture europee, è stato detto, “si propone di rispondere a un’esigenza oggi viva in tutto il mondo europeo e occidentale e di colmare un’antica lacuna nelle presenze scientifiche e culturali fiorentine”. In particolare si intende approfondire e far riscoprire la storia intellettuale e accademica di Firenze, nella quale durante la metà dell’Ottocento l’orientalistica trovò un punto fermo nelle istituzioni accademiche e culturali, mentre il gusto orientalistico si affinava e si trasformava in una delle componenti essenziali della vita cittadina. Il patrimonio culturale prodotto tra Otto e Novecento “è fortunatamente ancora presente in città, ma risulta disperso e sconosciuto non solo al grande pubblico e ai mass media, ma perfino a molti amministratori e addetti ai lavori. Dunque si pone per il Centro una prospettiva vasta di attività: convegni, pubblicazioni scientifiche, ricerche sostenute da borse di studio, nuove iniziative artistiche e museali, incentivi originali per l’indirizzo del flusso turistico di qualità. Occorre innanzitutto un censimento e una catalogazione generale che consenta di quantificare l’entità di questo patrimonio e di classificarne il valore artistico e scientifico.