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LA CRISI ALLA MANIFATTURA DI STABBIA A CERRETO GUIDI
L’assessore Saccardi ha risposto ad una domanda d’attualità del gruppo PD

La crisi aziendale della Manifattura di Stabbia a Cerreto Guidi è stata al centro di una domanda d’attualità dei consiglieri Testi, Londi, Malquori e Sini (PD) alla quale ha risposto, in consiglio provinciale, l’assessore al lavoro Stefania Saccardi. “L’azienda è una delle più rappresentative dell’empolese-valdelsa e presente su numerosi mercati internazionali. E’ nata oltre 40 anni fa e conta su un fatturato di 23–24 milioni di euro. Produce filati derivati dalle materie plastiche e idrocarburi utilizzati soprattutto dall’industria automobilistica per la produzione di tappezzerie. Le più grande case tedesche come Bmw e Audi utilizzano il filo anche per le confezioni. Da qualche anno la concorrenza cinese e indiana sta mettendo in ginocchio il settore. L’azienda scelse, su invito dei sindacati, di avanzare una richiesta per utilizzare la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per un anno, dal maggio 2008 al maggio 2009. L’azienda aveva, inoltre, informato i sindacati di avere iniziato a cercare acquirenti o per alla vendita totale o come apporto di capitali freschi, sembra però che questa ricerca non sia andata a buon fine, per questo motivo la proprietà ha informato le organizzazione sindacali, ai primi di ottobre, di avere deciso di licenziare tutti i 67 addetti al termine del periodo della cassa integrazione. I problemi sono legati non solo alla flessione ma anche al nuovo capannone che è costato tra i 3 e 4 milioni di euro. La nuova struttura è ampiamente riconvertibile e potrebbe essere trasformata in magazzino di generi alimentari o altro. La soluzione auspicabile sarebbe quindi la trasformazione del capannone salvaguardando in tutto, o in parte, l’occupazione. I lavoratori, infatti, tutti sopra i 40 anni non vantano esperienze lavorative alternative e quindi la loro ricollocazione non è semplicissima. Obiettivo parallelo per le organizzazioni sindacali è quello di evitare operazioni speculative sull’area. E’ già stato convocato un Consiglio a Cerreto Guidi su questa vicenda per il 28 ottobre. Anche in questo caso, come per la Modyva, immagino che sarà attività l’unità di crisi della Provincia”. Anche Eluisa Lo Presti ha sottolineato: “La difficoltà di ricollocazione di questi lavoratori che sono iper specializzati, essendo il tipo di produzione quasi unica in Italia. Non sarà semplice la loro ricollocazione e questo richiederà l’impegno e tutti gli strumenti che l’Amministrazione provinciale insieme al Comune può avere. Io vorrei aggiungere una riflessione: spesso ci diamo come obiettivo, per le nostre aziende, l’alta qualità e l’alta specializzazione. Questa azienda offre il massimo nell’alta qualità e nell’alta specializzazione e, nonostante questo, non ha saputo reggere alla concorrenza del mercato internazionale”.

22/10/2008 16.10
Provincia di Firenze