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IL CONSIGLIO PROVINCIALE HA RICORDATO EUGENIO SCALISE
In apertura della seduta odierna

Il Presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei, in apertura di seduta, ha ricordato, il suo predecessore Eugenio Scalise. “Politico e amministratore di elevate virtù morali e di un non comune rispetto e senso delle istituzioni. Fin dal momento che sono diventato Presidente del Consiglio ho sempre sentito la eco del lavoro fatto da Eugenio Scalise – ha aggiunto Mattei – e tutti mi hanno sempre parlato di lui come di una persona con grande rigore morale e rispetto delle regole”. Il consigliere di Scandicci Renato Romei (PD) ha ricordato come: “Eugenio Scalise è stato un grande amministratore pubblico. Un importante assessore del Comune di Scandicci. Lui era un professore di lettere e il primo incarico che gli fu affidato dall’allora partito comunista e dal Sindaco Mila Pieralli fu quello di assessore alla pubblica istruzione. Ricordo benissimo l’impegno di Eugenio nel settore della scuola. Scandicci era una città in crescita, una città giovane, con molti bambini e ragazzi e poche scuole e avevamo bisogno di costruire e realizzare le strutture e lì ci fu un impegno molto forte. E’ stato un assessore importante all’urbanistica, nella fase in cui abbiamo ridisegnato Scandicci: non più città dormitorio, non più una città descritta come un luogo dove ci si andava solo ad abitare ma una città che aveva una sua identità attraverso i servizi che furono molto qualificati e che aveva una sua identità nell’ambito dello sviluppo economico di un territorio importante”. Bevilacqua (FI) ha ricordato come: “Da capogruppo, quando arrivai per la prima volta in Consiglio provinciale, avevo due persone alle quali facevo riferimento: una era la consigliera Fiammetta Valeri, che purtroppo anche lei ci ha lasciato, l’altro era il Presidente del Consiglio Eugenio Scalise. Una persona da cui ho imparato il ruolo delle istituzioni. Il Consiglio nasceva dopo la riforma della 142 e c’era la necessità di trovare un suo ruolo all’interno delle istituzioni. In questo Eugenio ha fatto un grandissimo lavoro che è stato riconosciuto anche a livello nazionale”. Anche Massai (AN) ha puntualizzato: “L’esempio che è stato in termini istituzionali. Ricordo il rigore, a volte anche un po’ maniacale ma giusto, sull’applicazione del dettato delle regole che, per Eugenio, erano fondamentali e vitali”. Marconcini (PDCI) lo ha ricordato come: “Un insegnante della vita. Era stato professore e Preside e aveva un modo di imporre il proprio modo di gestire l’assemblea con un’eleganza, una classe e un savoir faire davvero encomiabile”. Anche per Gloria Campi (SD): “Ha lottato tanto per dare una propria autonomia al Consiglio rispetto all’organo esecutivo. In quei 10 anni da Presidente è riuscito a dare al Consiglio un ruolo di alta levatura politica di indirizzo. Era molto attento alle istanze del Consiglio ed era molto attento alle istanze delle donne”. Anche Targetti (PRC) ha ricordato: “Il puntuale ruolo di Presidente del Consiglio anche nei confronti di un gruppo come il nostro, a volte un po’ indisciplinato e un po’ informale. Credo sia stato importante il suo impegno in un periodo di forte tentazione presidenzialista”. Infine Bassetti (UDC): “Scalise è stato un grande Presidente, un uomo di grande spessore politico”.

04/11/2008 16.13
Provincia di Firenze